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Cancellare Notizie da Google, online il nuovo modulo

I ragazzi di Cyber Lex ci segnalano che Google ha aggiornato il modulo per il diritto all’oblio attraverso il quale è possibile chiedere di cancellare risultati di ricerca, notizie dal web, informazioni personali da internet. Il modulo Google, raggiungibile attraverso questo link, presenta una nuova grafica ed un paio di nuove funzionalità: la possibilità di specificare il numero della richiesta precedente per i casi di invio di URL già presenti in altre ricerche, e la possibilità di raggruppare più URL con diverse motivazioni all’interno della stessa richiesta.

Cosa significa cancellare le notizie da Google?

Cancellare notizie da Google e rimuovere, quindi, le pagine web dei giornali che le hanno pubblicate dagli indici di ricerca, non significa procedere alla loro definitiva cancellazione da Google stesso. Infatti, stando a quanto riportato da Big G all’interno della sua Guida di approfondimento legale per Webmasters, il motore di ricerca evidenzia l’impossibilità di rimuovere definitivamente i contenuti dal sito internet su cui si trovano. 

A tal proposito, Google precisa che, nonostante si proceda nel cancellare notizie dal Web, la notizia o qualsiasi altro contenuto ad essa collegato “potrebbe essere ancora presente sul sito Web” e, per questo motivo, spiega ancora Big G, rintracciabile in differenti modi. Google elenca i seguenti: usando le URL del sito Internet, procedendo attraverso le normali condivisioni sui social o fruendo di altri motori di ricerca. Per questo motivo, Google esorta l’utente a contattare direttamente colui che detiene la proprietà del sito Web e, di conseguenza, chiedere di cancellare le notizie da internet. Così, Google illustra le modalità da seguire redigere il Modulo di richiesta per la rimozione di informazioni personali e, così, poter inviare la richiesta stessa. 

I passaggi da espletare per chiedere di cancellare notizie dal Web sono i seguenti:

Per ricevere assistenza alla cancellazione di notizie da Google contatta Cyber Lex: https://cyberlex.net/ , tel. 0639754846 , email: info@cyberlex.net

 

Cosa accade se Google accetta la richiesta?

Qualora Google accetti la richiesta di cancellare notizie da Google, le pagine Web segnalate non compariranno più tra i risultati restituiti dal motore di ricerca, in riferimento alla persona che ha inoltrato la richiesta. Google può eliminare URL delle pagine web dagli indici di ricerca per le ricerche del nome della persona interessata.

Tuttavia, nel caso la richiesta ottenga parere positivo da Google, è importante evidenziare come sia possibile eliminare notizie da Google unicamente le informazioni e i contenuti relativi al nome dell’utente stesso, ma non le eventuali denominazioni che sono state associate come titolo ad inchieste ed indagini da parte degli inquirenti o dei giornalisti stessi. 

Se si desidera effettuare anche questa ulteriore procedura, per cui si vuole eliminare il proprio nome da Google e dalle ricerche che si discostano dal nome preciso della persona, ma che la identificano direttamente, sarà necessario far riferimento al Provvedimento 9124401/2019, emesso dal Garante della Privacy.

Cosa accade se Google non accetta la richiesta?

Google potrebbe anche non cancellare notizie da internet, nonostante il protagonista abbia ricevuto una piena assoluzione, il proscioglimento o, addirittura, l’archiviazione del processo. 

Da questo si può evincere che Google non recepisca automaticamente la legge Cartabia, poiché potrebbe ritenere quei contenuti e quelle informazioni non rimosse di “interesse pubblico” o, comunque, “rilevanti” per i lettori interessati alla cronaca penale. Pertanto, l’utente sarà costretto a ricorrere all’Autorità Italiana per la Protezione dei Dati, inoltrando una procedura di reclamo e, aprendo una vera e propria causa nei confronti di Google. Per procedere in modo adeguato e chiedere di cancellare notizie da Google, sarebbe opportuno avvalersi di una figura professionale di spicco, preparare il reclamo, a cui allegare tutta la documentazione penale di interesse ed eventualmente la redazione di una memoria scritta. 

Nel corso del procedimento, però, Google farà del tutto per far emergere tutte le motivazioni per le quali non può eliminare notizie da Google.

Infine, trascorsi 12 mesi, il Garante si pronuncerà sul caso, ordinando a Google di procedere con la rimozione dei contenuti sotto esame oppure dichiarando infondato l’intero procedimento.

Come acquisire le URL per la rimozione dei contenuti da Google

Di certo, l’acquisizione delle URL delle pagine per cancellare le notizie dal Web, in conformità a quanto dettato dalle leggi europee sulla privacy, è l’aspetto tecnico che richiede la maggiore cura ed attenzione.

Infatti, l’inoltro del reclamo di richiesta per cancellare notizie da Internet dal motore di ricerca richiede la redazione del cosiddetto “gruppo di URL”. 

A tal proposito, Google esorta gli utenti nel non procedere con il classico “copia – incolla” dal motore di ricerca usato per visualizzare la notizia, perché potrebbe attivarsi una semplice concatenazione di collegamenti che rinviano sempre alla stessa pagina.

Pertanto, per acquisire correttamente le URL afferenti ai contenuti che richiamano la notizia di natura penale da rimuovere, sarà necessario procedere in questo modo:

Google evidenzia che, per cancellare notizie da Google, è importante identificare anche tutte le URL “aggiuntive” presenti all’interno della stessa pagina. Infatti, Big G sottolinea: “gli stessi contenuti sono presenti in corrispondenza di più URL” e, anche se la richiesta di rimozione venisse approvata, potrebbe capitare che alcune notizie potrebbero essere ancora visualizzabili, proprio perché legate ad altre URL di ricerca. Infine, tutte le URL raccolte vanno inserite nel modulo dedicato.

Per ricevere assistenza alla cancellazione di notizie da Google contatta Cyber Lex: https://cyberlex.net/ , tel. 0639754846 , email: info@cyberlex.net

 

Il Diritto all’Oblio secondo Google

Il diritto all’oblio è il nome comune di un diritto che è stato istituito per la prima volta nel mese di maggio del 2014 in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea a seguito di una sentenza emessa dalla Corte di Giustizia europea. La Corte, in poche parole, ha stabilito che la legge europea sulla protezione dei dati dà alle persone il diritto di chiedere ai motori di ricerca, come Google, di cancellare alcuni risultati per le query relative al nome di una persona. Nel decidere cosa cancellare, i motori di ricerca devono considerare se le informazioni in questione sono “inesatte, inadeguate, irrilevanti o eccessive”, e se vi è un interesse pubblico a che le informazioni rimangano disponibili nei risultati di ricerca.

Quali persone possono presentare una richiesta di deindicizzazione degli URL?

In base alla normativa attuale, che è stata varata nel 2018 e che prende il nome di GDPR, possono richiedere la cancellazione dei propri dati personali dai motori di ricerca tutte le persone fisiche. Le società e le altre persone giudiriche, invece, proprio perché ricoprono un ruolo pubblico, non hanno il diritto di richiedere la cancellazione dei contenuti sulla base della loro ragione sociale.  La maggior parte delle richieste, in genere, viene dai diretti interessati, ma ci sono stati dei casi in cui, per una serie di motivi, le domande per poter esercitare il diritto all’oblio sono arrivate da parte di terze persone, che hanno ricevuto l’autorizzazione a farlo.

Cosa si può fare prima di inoltrare una domanda di rimozione a Google?

Se hai pubblicato tu stesso il contenuto, potresti essere in grado di rimuoverlo dal web o di impedirne la comparsa nei risultati di ricerca. Molti social network offrono controlli sulla privacy per proteggere i contenuti creati dall’utente e numerosi strumenti per rimuovere i contenuti abusivi pubblicati da altre persone, come ad esempio il tasto “segnala contenuto”. Se riesci a rimuovere il contenuto dal web, i risultati di Google si aggiorneranno al successivo accesso alla pagina da parte dei crawler di ricerca. Nel caso l’anteprima dei risultati di ricerca di Google (i cosiddetti “snippet”) non dovesse mostrare la versione attuale della pagina, è possibile richiedere un blocco temporaneo dello snippet.

Rimuovere il materiale dal web, come sottolineato anche dal motore di ricerca, potrebbe rivelarsi più efficace che chiedere a Google di rimuoverlo dalle proprie query in cui viene utilizzato il vostro nome.

Cancellare notizie da Google: le linee guida per le URL

Al giorno d’oggi su Internet ci sono molti contenuti. Tuttavia a un certo punto può capitare che venga pubblicato qualcosa che si preferisce non vedere: da un post infiammato sul proprio blog, di cui ci si pente poi in seguito, a dati riservati che sono stati accidentalmente esposti. Nella maggior parte dei casi, la cancellazione o la limitazione dell’accesso a questi contenuti li farà scomparire naturalmente dai risultati di ricerca dopo un po’ di tempo. 

Se però hai bisogno di rimuovere urgentemente un contenuto indesiderato che è stato indicizzato da Google e non puoi aspettare che scompaia in modo naturale, puoi utilizzare il tool per la rimozione delle URL del motore di ricerca, a condizione di soddisfare determinati criteri. Questa guida è utile anche per coloro che vogliono cancellare notizie da Google ed hanno la fortuna di trovare un webmaster che collabori ed accetti di rimuovere la notizia dal suo sito web.

Come rimuovere una singola URL da Google: i passi da fare

In generale, affinché la tua richiesta di rimozione vada a buon fine, il proprietario della URL in questione – tu o un’altra persona – deve aver indicato che è possibile rimuovere quel contenuto.

Per una singola URL, ciò può essere indicato in tre modi diversi:

Prima di inviare la richiesta di rimozione dell’URL a Google, verifica sempre che l’URL sia stata bloccata correttamente. Se infatti il contenuto indesiderato è stato rimosso da una pagina, ma la pagina non è stata bloccata in nessuno dei modi sopra descritti, non sarà possibile rimuovere completamente l’URL dai risultati di ricerca.

Questo è il caso più frequente quando non si è proprietari del sito che ospita il contenuto.  Se invece l’URL soddisfa uno dei criteri di cui sopra, è possibile rimuoverlo accedendo allo Strumento di Rimozione, inserendo l’URL che si desidera rimuovere e selezionando poi l’opzione “il webmaster ha già bloccato la pagina”.

Come fare per rimuovere un’intera directory o sito

Affinché la rimozione di una directory o di un intero sito vada a buon fine, la directory o il sito devono essere disabilitati nel file robots.txt del sito. Solo i proprietari di un sito possono richiedere la rimozione di un intero sito o di una directory negli strumenti per i webmaster. Per richiedere la rimozione di una directory o di un intero sito, è necessario fare clic sul sito in questione, poi andare su configurazione, selezionare “accesso al crawler” e, successivamente, “rimuovi URL”. Se inserisci la radice del sito come URL da rimuovere, ti verrà chiesto di confermare che desideri cancellare l’intero sito. Se inserisci invece una sottodirectory, seleziona l’opzione “rimuovi directory” dal menu a discesa.

Diritto all’oblio, un approfondimento legale

Il diritto che consente alle persone di chiedere che ai loro dati, che sono stati diffusi in modo legale e corretto, venga negato l’accesso è chiamato diritto all’oblio.

Si tratta di un diritto di nuova generazione, sorto in seguito all’intensificarsi del dibattito sulla possibilità di cancellare le tracce degli individui nel mondo digitale, in particolare sui social media, su loro richiesta. Il diritto all’oblio, che è un’estensione del diritto alla protezione dei dati personali, impedisce che il passato dell’individuo sia un ostacolo per il suo futuro, garantendo che il passato della persona venga cancellato dalla memoria nel momento in cui perde la sua attualità e il suo interesse pubblico, anche se è stato diffuso legalmente.

Diritto all’oblio: norme giuridiche correlate

Il diritto all’oblio è uno dei diritti previsti dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati dell’UE (il cosiddetto GDPR). L’importanza di questo diritto è emersa con gli sviluppi digitali e, di conseguenza, ha iniziato a essere tutelato con nuove norme.

Questo diritto può essere esercitato nel caso in cui i dati personali non siano più necessari rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o trattati, l’interessato ritiri il suo consenso  su cui si basa il trattamento e qualora non sussista più il motivo giuridico per cui vengano trattati, l’interessato si oppone al trattamento dei medesimi, i dati personali devono essere cancellati per adempiere a un obbligo legale previsto dal diritto dell’Unione o degli Stati membri o i dati personali sono stati raccolti in relazione all’offerta di servizi della società dell’informazione. In Turchia, la protezione dei dati personali e il diritto all’oblio sono stati aggiunti alla Costituzione con gli emendamenti adottati nel 2010.

Il caso: la decisione Lebach del 1973

Nel 1973, prima ancora che nascesse Internet, fu intentata una causa dopo che il nome di un detenuto era stato usato in un documentario. In questa decisione, che in seguito prese il nome di decisione Lebach, l’importanza dello spazio personale e dell’autonomia furono rivelate con le seguenti parole: “L’effetto riflesso della garanzia costituzionale della personalità non consente tuttavia ai mezzi di comunicazione, a parte la cronaca contemporanea, di occuparsi indefinitivamente della persona del criminale e della sua sfera privata.” In poche parole, una volta soddisfatto l’interesse a ricevere informazioni, il suo diritto a essere “lasciato in pace” acquista un’importanza crescente in linea di principio e limita il desiderio dei mass media e dell’opinione pubblica di rendere la sfera individuale della sua vita oggetto di discussione e di intrattenimento. Anche un colpevole, che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica per il suo grave crimine e ha ottenuto la disapprovazione generale, rimane un membro della comunità e conserva il diritto alla protezione della sua individualità.

Pertanto, se con il perseguimento, la condanna e la successiva riabilitazione, o assoluzione, da parte di un tribunale penale ha soddisfatto il suo debito con la società e con l’opinione pubblica, qualsiasi ulteriore invasione continua e ripetuta della sua sfera personale non può essere normalmente giustificata.

LINK UTILE: LEGGI LE FAQ DI GOOGLE SUL DIRITTO ALL’OBLIO

 

Per ricevere assistenza alla cancellazione di notizie da Google contatta Cyber Lex: https://cyberlex.net/ , tel. 0639754846 , email: info@cyberlex.net

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