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Causa collettiva contro Apple per presunto sottopagamento delle donne

Causa collettiva contro Apple per presunto sottopagamento delle donne

La parità di genere e la diversità sono temi cruciali che le aziende di alto profilo come Apple hanno affermato di considerare con grande attenzione. Tuttavia, una nuova causa d’azione collettiva in California mette in discussione gli sforzi dell’azienda in questo ambito, accusandola di aver sistematicamente sottopagato migliaia di donne impiegate in ruoli di ingegneria, marketing e assistenza clienti.

Secondo i documenti legali, due donne con oltre un decennio di esperienza presso Apple hanno intentato una causa che afferma come l’azienda abbia illegalmente basato i salari iniziali dei lavoratori sui loro stipendi precedenti o sulle loro aspettative retributive. Questa pratica, sebbene ampiamente diffusa, è vietata dalla legge californiana dal 2018, in quanto perpetua i divari salariali di genere.

La causa sostiene inoltre che Apple preferisca gli uomini nell’assegnazione di aumenti e bonus, allargando ulteriormente il divario retributivo man mano che le carriere delle donne progrediscono. Una delle querelanti ha anche denunciato molestie sessuali sul luogo di lavoro e il rifiuto dell’azienda di trasferirla lontano dall’autore.

Divari salariali di genere e discriminazione nell’industria tecnologica

Il presunto comportamento di Apple riflette problemi più ampi che affliggono il settore tecnologico, noto per essere dominato dagli uomini e per la persistenza di pregiudizi di genere. Nonostante gli sforzi per promuovere la diversità e l’inclusione, le donne continuano a essere sottorappresentate in ruoli chiave e a subire una remunerazione inferiore rispetto ai loro omologhi maschili.

Studi hanno dimostrato che il divario salariale di genere nell’industria tecnologica può raggiungere il 30%, con le donne che guadagnano in media molto meno degli uomini, anche quando occupano posizioni simili. Questa disparità è spesso il risultato di pregiudizi inconsci, barriere all’avanzamento di carriera e mancanza di pari opportunità.

Iniziative di Apple per la parità di genere

Apple ha cercato di affrontare queste sfide lanciando una serie di iniziative per promuovere la parità di genere e la diversità in azienda. Nel 2014, l’azienda ha iniziato a pubblicare dati sulla composizione della sua forza lavoro, sebbene gli ultimi aggiornamenti risalgano al 2022.

Inoltre, Apple ha introdotto programmi di mentorship, borse di studio e altre opportunità di sviluppo professionale per le donne, con l’obiettivo di colmare il divario e aumentare la rappresentanza femminile a tutti i livelli. L’azienda ha anche adottato politiche che proibiscono di chiedere ai candidati il loro stipendio precedente, in linea con le leggi californiane.

Tuttavia, la nuova causa d’azione collettiva suggerisce che questi sforzi non siano stati sufficienti per garantire la parità retributiva e l’equità di genere all’interno dell’organizzazione. Le presunte pratiche discriminatorie e i divari salariali persistenti minano la credibilità degli impegni di Apple in materia di diversità e inclusione.

Potenziali implicazioni e richieste della causa

La causa d’azione collettiva intentata contro Apple chiede un risarcimento non specificato e sanzioni per le presunte violazioni. Se confermata, questa causa potrebbe avere gravi conseguenze per la reputazione e le finanze dell’azienda, oltre a sollecitare ulteriori indagini e riforme nell’industria tecnologica.

Le richieste della causa includono non solo il pagamento di danni, ma anche l’adozione di misure correttive per garantire la parità retributiva e l’equità di genere all’interno dell’organizzazione. Ciò potrebbe comportare modifiche alle politiche di assunzione e promozione, nonché una maggiore trasparenza sui dati relativi alla diversità e all’inclusione.

Reazioni e implicazioni più ampie

La causa contro Apple ha attirato l’attenzione di esperti del settore e difensori dei diritti delle donne, sollevando interrogativi su quanto le aziende tecnologiche siano effettivamente impegnate nel raggiungimento della parità di genere. Molti osservatori hanno sottolineato la necessità di un cambiamento culturale più ampio per affrontare i pregiudizi di genere radicati nell’industria.

Oltre alle potenziali conseguenze legali, questa causa potrebbe anche innescare un riesame più approfondito delle pratiche di gestione del personale e di promozione all’interno di Apple e di altre aziende del settore. Ciò potrebbe portare a riforme più ampie volte a garantire pari opportunità e una retribuzione equa per le donne che lavorano nell’industria tecnologica.

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