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Il correttore ortografico di Chrome: come funziona e come sfruttarlo per scrivere in modo impeccabile

Attivare il correttore ortografico su Google Chrome

Photo by Rubaitul Azad

Quello dell’intelligenza artificiale è un argomento molto in voga negli ultimi anni, anche se, in realtà, il suo utilizzo all’interno dei nostri dispositivi digitali è presente da molto tempo. Un esempio lampante è quello del correttore ortografico, funzionalità che si può riscontrare nei più disparati programmi, come Word o Documenti Google.

Tuttavia, se non ne sei a conoscenza, devi sapere che questa impostazione è presente anche nel noto motore di ricerca Google Chrome. Se non sai come e quando si attiva, continua a leggere per sapere tutte le informazioni necessarie.

Dove trovo il correttore automatico?

Per poter accedere alla sezione relativa a questa funzionalità, puoi scegliere due alternative. La prima consiste nel digitare direttamente nella barra di ricerca la seguente dicitura: chrome://settings/languages. La seconda strada percorribile è quella di passare dalle impostazioni del browser:

Come attivare il correttore ortografico?

Nella sezione che ti trovi davanti, puoi notare subito che esistono due tipologie diverse di questa funzione: il controllo ortografico di base e il controllo ortografico avanzato. Il primo è già attivo in modo automatico, mentre per quanto riguarda il secondo puoi scegliere se usufruirne o meno.

La differenza principale fra i due sta nell’accuratezza della verifica. Con la funzione di base, Chrome controllerà la correttezza ortografica delle parole che hai digitato. Quelle scritte in modo errato, ti verranno mostrate con al di sotto una linea rossa ondulata. In quel caso, ti basta selezionare la parola con il tasto destro, vedere le alternative possibili per la correzione del vocabolo e selezionare quella giusta.

Il controllo ortografico avanzato, invece, approfondisce anche ulteriori aspetti, come la sintassi e l’uso dei tempi verbali. Si tratta, quindi, di un consiglio su come migliorare la tua scrittura. In questo caso, troverai la parola sottolineata da una linea ondulata di colore verde. Il difetto principale di questa seconda funzione è quello legato alla privacy.

Infatti, per approfondire maggiormente il controllo ortografico, le parole che digiti vengono inviate e analizzate sui server di Google. Questa procedura, quindi, avviene all’interno del cloud. Di conseguenza, i testi che hai scritto, che possono trattarsi anche di dati personali o password, vengono sostanzialmente condivisi da Google.

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