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Il ritorno di Fortnite su iPhone attraverso l’app store alternativo di Epic Games in UE

Il ritorno di Fortnite su iPhone attraverso l’app store alternativo di Epi...

By auroraoddi

L’annuncio di Epic Games di voler riportare il suo popolare gioco Fortnite sugli iPhone tramite il proprio app store alternativo nell’Unione Europea ha suscitato grande entusiasmo tra gli appassionati di gaming mobile. Questa mossa rappresenta un punto di svolta nella lunga e controversa battaglia tra Epic e Apple riguardo all’accesso agli ecosistemi iOS.

Dopo essere stata bandita dall’App Store di Apple nel 2020 per aver deliberatamente violato le regole, Epic Games sta ora sfruttando l’apertura del mercato imposta dalla Digital Markets Act (DMA) dell’UE per ridefinire i termini della competizione nel settore delle app mobile. Mentre Apple cerca di mantenere il controllo sul suo ambiente software, Epic punta a offrire un’alternativa che possa riportare Fortnite e altri suoi titoli sugli iPhone e iPad dei giocatori europei.

In questo articolo esploreremo nel dettaglio le implicazioni di questa nuova fase della disputa, analizzando le mosse strategiche di Epic, le risposte di Apple e le potenziali ripercussioni sull’intero ecosistema delle app mobile.

La Digital Markets Act e il suo impatto sulle piattaforme Apple

La Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, entrata in vigore nel 2022, ha rappresentato una svolta significativa nel panorama delle app mobile. Questa normativa ha costretto Apple ad aprire le sue piattaforme a sviluppatori di terze parti, imponendo limiti alle restrizioni che in precedenza caratterizzavano l’App Store.

Uno degli aspetti chiave della DMA è l’obbligo per Apple di consentire la creazione di app store alternativi sui suoi dispositivi. Questo ha aperto la strada a iniziative come quella di Epic Games, che ora può presentare la propria versione di Fortnite e il suo Epic Games Store direttamente agli utenti iPhone e iPad nell’UE.

Tuttavia, Apple ha mantenuto il diritto di verificare la conformità di queste app store alternative ai suoi standard di sicurezza e privacy. Tutti i nuovi app store e le app in essi contenute devono infatti essere “notarizzati” da Apple prima di poter essere distribuiti.

Questa condizione ha sollevato critiche da parte di Epic e di altri sviluppatori, che lamentano l’eccessiva influenza di Apple sulle alternative all’App Store ufficiale. La Commissione Europea sta attualmente indagando su questi requisiti, nonché sulla controversa “Core Technology Fee” imposta da Apple.

La strategia di Epic Games per il ritorno di Fortnite su iPhone

Dopo essere stata bandita dall’App Store di Apple nel 2020, Epic Games ha ora presentato domanda per il rilascio della sua app Fortnite e del suo Epic Games Store sull’ecosistema iOS nell’Unione Europea.

Secondo l’aggiornamento fornito da Epic, l’azienda ha già sottoposto entrambe le applicazioni al processo di “notarizzazione” richiesto da Apple. Questo significa che, una volta approvate, Epic potrà finalmente riportare Fortnite sugli iPhone e iPad dei giocatori europei tramite il proprio store digitale.

La mossa di Epic rappresenta una svolta significativa nella sua lunga battaglia legale contro le pratiche di Apple nell’App Store. Dopo essere stata costretta a rimuovere Fortnite dalla piattaforma, l’azienda di Tim Sweeney ha contestato con forza le regole e le commissioni imposte da Cupertino, arrivando a intentare diverse cause legali.

Ora, grazie all’intervento della Digital Markets Act, Epic sembra aver trovato un modo per aggirare gli ostacoli e riportare il suo popolare battle royale sugli smartphone iOS. Tuttavia, la strada non sarà priva di sfide, dato che il colosso di Cupertino continuerà a imporre alcune restrizioni e commissioni anche sulle app store alternative.

Le implicazioni della “Core Technology Fee” di Apple

Una delle principali preoccupazioni sollevate da Epic Games e altri sviluppatori riguarda la “Core Technology Fee” imposta da Apple sulle app store alternative e sulle relative applicazioni.

Questa commissione prevede il pagamento di 0,50 euro (circa 0,54 dollari USA) per ogni download di un’app, a partire dal milionesimo download. La stessa tariffa deve essere pagata anche per ogni nuova installazione effettuata attraverso l’Epic Games Store o altri app store alternativi.

Secondo Epic, questa tassa rappresenta un onere eccessivo che potrebbe compromettere la competitività del suo store digitale sull’ecosistema iOS. Inoltre, la mancanza di un’esenzione per i primi un milione di download, come invece previsto per l’App Store ufficiale, è stata considerata un’ulteriore barriera all’ingresso.

Altre aziende, come il gestore dell’app store alternativo AltStore, Riley Testut, hanno anch’esse protestato contro questa “Core Technology Fee”, ritenendola una manovra di Apple per mantenere il controllo sull’intero mercato delle app mobile.

Apple, dal canto suo, difende questa commissione affermando che si tratta di un costo per l’utilizzo delle sue tecnologie e dei servizi di notarizzazione, essenziali per garantire la sicurezza e la compatibilità delle app su iOS.

Le potenziali conseguenze per l’ecosistema iOS

La decisione di Epic Games di riportare Fortnite sull’iPhone attraverso il suo app store alternativo nell’Unione Europea potrebbe avere ripercussioni significative sull’intero ecosistema iOS.

Da un lato, i giocatori europei saranno lieti di poter nuovamente accedere al popolare battle royale sui loro dispositivi Apple. Ciò potrebbe rappresentare una vittoria per Epic e un segnale di apertura da parte di Apple, costretta a cedere di fronte alle normative della Digital Markets Act.

Tuttavia, la presenza di un app store alternativo, con le sue regole e commissioni diverse da quelle dell’App Store ufficiale, potrebbe creare confusione e frammentazione nell’esperienza utente. Gli utenti potrebbero trovarsi a dover navigare tra diverse piattaforme per accedere alle app e ai giochi preferiti, con potenziali implicazioni per la sicurezza e la privacy.

Inoltre, la disputa tra Epic e Apple potrebbe intensificarsi, con l’azienda di Cupertino che potrebbe cercare di imporre ulteriori restrizioni o ostacoli all’iniziativa di Epic. Ciò potrebbe portare a una nuova ondata di controversie legali e a un’escalation del conflitto, con conseguenze imprevedibili per l’intero ecosistema iOS.

Il ruolo della Commissione Europea e le sue indagini

La Commissione Europea sta svolgendo un ruolo chiave nell’evoluzione del confronto tra Epic Games e Apple riguardo all’accesso all’ecosistema iOS.

Dopo l’entrata in vigore della Digital Markets Act, l’organismo regolatore dell’UE sta infatti indagando su diversi aspetti delle pratiche di Apple, tra cui i requisiti di “notarizzazione” per le app store alternative e la controversa “Core Technology Fee”.

Queste indagini mirano a stabilire se le azioni di Apple siano effettivamente in linea con i principi di libera concorrenza e di tutela dei diritti degli sviluppatori sanciti dalla DMA. La Commissione Europea potrebbe infatti imporre sanzioni o obbligare Apple a modificare le sue politiche qualora le sue pratiche venissero ritenute anticoncorrenziali.

L’esito di queste indagini avrà un impatto significativo sulla capacità di Epic Games e di altri sviluppatori di creare e distribuire app alternative sull’ecosistema iOS. Inoltre, potrebbe influenzare l’approccio di Apple nei confronti delle piattaforme di terze parti, determinando il futuro equilibrio di potere nel mercato mobile.

Le reazioni della community di Fortnite

La notizia del ritorno di Fortnite sull’iPhone attraverso l’app store di Epic Games nell’Unione Europea ha suscitato grande entusiasmo tra i fan del celebre battle royale.

Molti giocatori europei hanno espresso la loro gioia sui social media, sottolineando quanto abbiano sentito la mancanza di poter accedere al gioco sui loro dispositivi iOS. La prospettiva di poter nuovamente scendere in battaglia sull’isola di Fortnite, senza dover ricorrere a soluzioni di streaming o cloud gaming, è stata accolta con grande favore dalla community.

Tuttavia, alcuni utenti hanno anche espresso preoccupazione riguardo alle potenziali implicazioni di questa mossa di Epic. Ci sono timori circa la possibile frammentazione dell’esperienza utente, con gli utenti costretti a navigare tra app store diversi per accedere ai loro giochi preferiti.

Inoltre, la questione della sicurezza e della privacy è stata sollevata da alcuni, che si chiedono se l’Epic Games Store possa offrire gli stessi standard di protezione dell’App Store ufficiale di Apple.

Nonostante queste perplessità, la maggior parte dei fan di Fortnite nell’UE sembra pronta a dare il benvenuto al ritorno del gioco sui loro iPhone e iPad, sperando in un’esperienza fluida e priva di intoppi.

Le mosse future di Epic Games e Apple

Mentre Epic Games si prepara a riportare Fortnite sugli iPhone nell’Unione Europea, è lecito attendersi che la sua battaglia contro Apple continuerà a evolversi.

L’azienda di Tim Sweeney potrebbe infatti espandere ulteriormente la sua presenza sull’ecosistema iOS, introducendo non solo Fortnite, ma anche il suo Epic Games Store e altri titoli di punta. Questa mossa potrebbe rappresentare una sfida diretta al dominio dell’App Store e alle politiche di Apple in materia di distribuzione delle app.

D’altra parte, Apple non resterà a guardare. Il colosso di Cupertino potrebbe adottare nuove strategie per mantenere il controllo sull’esperienza utente iOS, anche di fronte alle pressioni della Digital Markets Act. Ciò potrebbe includere l’imposizione di ulteriori restrizioni, l’aumento delle commissioni o persino il tentativo di limitare l’accesso di Epic Games e di altri sviluppatori alternativi.

La Commissione Europea avrà un ruolo cruciale nel determinare l’esito di questa battaglia. Le sue indagini e le eventuali sanzioni o modifiche alle politiche di Apple potrebbero infatti segnare una svolta decisiva nella disputa, influenzando l’equilibrio di potere nel mercato delle app mobile.

In ultima analisi, la vicenda Epic Games-Apple rappresenta un momento di transizione cruciale per l’ecosistema iOS. Le scelte strategiche compiute da entrambe le parti e l’intervento delle autorità regolatorie avranno un impatto significativo sulla libertà di scelta e sull’esperienza degli utenti, nonché sulle opportunità di sviluppo per le aziende tecnologiche in tutto il mondo.

Fonte dell’articolo qui.

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