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Internet 6G: 95 miliardi di euro stanziati da UE nel 2022/2027

95,5 miliardi di euro è al cifra del budget a disposizione del programma di ricerca, innovazione e scienza di Horizon Europe,  la cui attività si spalmerà nel periodo che va dal 2021 al 2027. In questo modo, diventa chiaro come la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e i governi dell’Unione Europea desiderino investire nella ricerca e nella scienza, per rilanciare la crescita e la ripresa economica in tutto il continente. In particolare, Orizzonte Europa è uno strumento politico finalizzato al supporto della crescita economica, dell’occupazione, del progresso scientifico, grazie alla collaborazione con il Consiglio Europeo della Ricerca. Inoltre, il progetto politico Orizzonte Europa promuoverà sul mercato le innovazioni più tecnologiche, grazie all’operato del Consiglio Europeo per l’Innovazione. Con questo progetto potranno collaborare i comparti pubblici e privati, oltre che quelli afferenti al mondo dell’educazione e della ricerca, presenti in Europa e nel mondo. Infatti, saranno proprio le tecnologie digitali e le innovazioni nel settore a consentire a Orizzonte Europa di perseguire gli obiettivi prefissati. 

In particolare, le istituzioni dell’Unione Europea stanno mettendo a punto regolamenti e strutture che permetteranno lo sviluppo della tecnologia 6G nell’arco temporale che va dal 2021 al 2030. A tal proposito, nel febbraio scorso, la Commissione Europea ha redatto e diffuso un regolamento, con il quale ha previsto l’istituzione di “un partenariato pubblico privato”, che prevede la presenza condivisa dello Smart Networks and Services” (SNS JU), l’impresa che coordina lo sviluppo e la ricerca del 6G in Europa. Il regolamento che disciplina questa partnership sarà vagliato dal Parlamento Europeo che, con il supporto del Consiglio dell’UE, sta valutando quale sia il modo più opportuno per approvare o apportare qualche modifica al regolamento stesso.   

Pertanto, Orizzonte Europa ha come scopo lavorare perché l’UE vesta i panni di “un attore globale sia nello sviluppo che nella diffusione degli standard 6G e di farlo in modo rispettoso dell’ambiente”. Il regolamento dovrà avere il via libera entro novembre e questo assicurerà che la Commissione Europea possa nominare un nuovo direttore esecutivo  dello “Smart Networks and Services”. In particolare, il consiglio di amministrazione del SNS JU deve contare sette membri: due della Commissione europea e cinque della “6G Industry Association” (6GIA); entrambe la parti dovranno godere del 50% del diritto di voto. Le funzioni da svolgere saranno le seguenti: promozione della supremazia tecnologica dell’Europa nel 6G; decremento dei consumi energetici di tutti le infrastrutture digitali; favorire l’impegno del settore pubblico e privato nella ricerca del 6G; promuovere la crescita dei mercati verticali per l’utilizzo del 6G; assicurare una stretta relazione tra il lancio del programma di ricerca del 6G ed altre iniziative in seno all’Unione Europea.

L’Unione Europea detiene una posizione forte nel settore e a livello mondiale per la ricerca e lo sviluppo della tecnologia del 6G. Infatti, vanta l’operato, la presenza e l’attività dei migliori scienziati al mondo. Allo stesso tempo, l'”Osservatorio dell’UE per gli standard ICT” e l'”Istituto europeo per gli standard di telecomunicazione” (ETSI) hanno avuto un ruolo centrale nello sviluppo del 5G e altrettanto accadrà per la tecnologia del 6G. Grazie alla collaborazione dei settori pubblici, privati, educativi e di ricerca costi aziendali si ridurranno. Infine, la nuova tecnologia verrà sviluppata e lanciata nel rispetto dell’ambiente e conformemente alle politiche in materia di cambiamento climatico previste dall’Unione Europea stessa. 

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