Meta rende disponibile il suo chatbot AI a tutti gli utenti in India

Meta, il colosso dei social media, ha recentemente annunciato di aver reso disponibile il suo chatbot alimentato dall’intelligenza artificiale Llama-3 a tutti gli utenti in India. Questa mossa segna un importante passo avanti nell’espansione dell’azienda nel campo dell’AI conversazionale, andando a sfidare direttamente altri chatbot di alto profilo come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google.

Lancio del chatbot Meta AI in India

Dopo un periodo di test durante le elezioni generali, Meta ha deciso di rendere il suo chatbot AI accessibile a tutti gli utenti in India. Questa funzionalità è attualmente disponibile attraverso la barra di ricerca nelle app di Meta, come WhatsApp, Instagram, Messenger e Facebook.

Tempistica del lancio

Il lancio del chatbot Meta AI in India è avvenuto in due fasi distinte. Inizialmente, l’azienda ha iniziato a testare il servizio in aprile, rendendolo disponibile a un gruppo selezionato di utenti. Successivamente, poche settimane dopo, Meta ha esteso il rollout a più di una dozzina di paesi, escludendo tuttavia l’India, probabilmente a causa delle elezioni generali in corso nel paese in quel momento.

Disponibilità multilingue

Nonostante l’ampia diffusione, il chatbot Meta AI supporta attualmente solo la lingua inglese e non offre ancora opzioni per le lingue locali. Questa limitazione potrebbe rappresentare una sfida per l’adozione del servizio in un mercato diversificato come quello indiano.

Funzionalità del chatbot Meta AI

Il chatbot di Meta condivide molte delle funzionalità offerte da altri assistenti conversazionali di alto profilo, come ChatGPT e Gemini. Gli utenti possono interagire con il sistema per una vasta gamma di attività, tra cui la ricerca di ricette, la pianificazione di allenamenti, la stesura di e-mail e il riassunto di testi.

Integrazione con le app di Meta

Nell’app di Instagram, il chatbot può suggerire Reels da guardare in base alle query dell’utente. Inoltre, sulla timeline di Facebook, gli utenti troveranno un prompt per interagire con il chatbot Meta AI e porre domande relative ai contenuti visualizzati, come ad esempio informazioni sulla aurora boreale.

Generazione di immagini

Oltre alle capacità di conversazione, il chatbot Meta AI può anche generare immagini sulla base di prompt forniti dagli utenti. Tuttavia, in precedenti test, sono state riscontrate alcune tendenze di bias, come la generazione di turbanti per le immagini di uomini indiani.

Aggiornamenti e miglioramenti del modello

Meta ha affermato di essere costantemente impegnata nell’aggiornamento e nel miglioramento del suo chatbot AI. Secondo l’azienda, come per tutti i sistemi di intelligenza artificiale generativa, il modello potrebbe non sempre restituire le risposte previste, ma l’obiettivo è quello di continuare a lavorare per migliorarne le prestazioni.

Integrazione con WhatsApp

Una delle funzionalità chiave del chatbot Meta AI è la sua integrazione con WhatsApp. Gli utenti possono interagire con l’assistente sia individualmente che all’interno di chat di gruppo, ad esempio per pianificare un viaggio o scegliere un film da guardare.

Impossibilità di disattivare il chatbot

Secondo Meta, non è attualmente possibile disattivare o nascondere la funzionalità del chatbot AI all’interno delle sue app. Tuttavia, gli utenti possono scegliere di effettuare una ricerca senza invocare l’assistente.

Concorrenza nel mercato indiano dell’AI conversazionale

L’arrivo del chatbot Meta AI in India arriva una settimana dopo il lancio dell’app Gemini di Google, che offre supporto per nove lingue locali. Questa mossa da parte di Google rappresenta una sfida diretta per Meta nel mercato indiano dell’intelligenza artificiale conversazionale.

Potenziale di adozione in India

Con una base di utenti WhatsApp di 500 milioni e centinaia di milioni di utenti sulle altre app di Meta, l’azienda ha un enorme potenziale di adozione del suo chatbot AI in India. Tuttavia, la mancanza di supporto per le lingue locali potrebbe rappresentare un ostacolo per l’accettazione da parte degli utenti.

Fonte dell’articolo qui.