Meta ha annunciato che il suo prossimo modello di linguaggio, chiamato Llama 3, sarà rilasciato come open source nel prossimo mese. Questo annuncio conferma i rumors di The Information e suscita grande attesa tra gli appassionati di intelligenza artificiale.
Nuova generazione di assistenti AI
Llama 3 rappresenta la terza generazione del modello di linguaggio sviluppato da Meta per alimentare i suoi assistenti AI. Questi assistenti AI sono progettati per rispondere alle domande degli utenti in modo accurato e fornire esperienze di conversazione sempre più realistiche.
Secondo Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta, il rilascio di Llama 3 segnerà l’inizio di una nuova suite di modelli di base di prossima generazione. Questi modelli avranno diverse capacità e versatilità e verranno rilasciati nel corso dell’anno.
Sfida ad OpenAI
Meta è determinata a competere con OpenAI, l’azienda che ha sorpreso il mercato con il lancio di ChatGPT, un’applicazione di intelligenza artificiale che ha ottenuto grande successo. Meta ha adottato un approccio cauto nell’utilizzo dell’IA, ma i suoi modelli precedenti, come Llama 2, sono stati criticati per le loro limitazioni.
Con il rilascio di Llama 3, Meta spera di superare queste critiche e offrire un assistente AI ancora più utile e versatile. Il nuovo modello sarà in grado di rispondere alle domande degli utenti in modo più accurato e affrontare argomenti più controversi.
Approccio open source
Una caratteristica interessante dei modelli di linguaggio di Meta è che sono sviluppati come prodotti open source. Questo significa che gli sviluppatori hanno accesso al codice sorgente e possono contribuire al miglioramento dei modelli. Meta spera che questo approccio favorisca una maggiore adozione e sviluppo di tecnologie basate sull’IA.
Il futuro dell’IA
Nonostante il progresso fatto con Llama e altri modelli di linguaggio, ci sono ancora molte sfide da affrontare per raggiungere l’obiettivo di creare un assistente AI veramente utile e affidabile. Joelle Pineau, vicepresidente della ricerca sull’IA di Meta, ha dichiarato che c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere questo obiettivo.
Un noto accademico nel campo dell’IA, Yann LeCun, ha espresso scetticismo nei confronti dei modelli di IA generativi come Llama. Secondo LeCun, il futuro dell’IA si basa su un approccio diverso chiamato JEPA (Joint Embedding Predicting Architecture), che utilizza modelli di addestramento e tecniche diverse per ottenere risultati più accurati.

