Le Nazioni Unite hanno unanimemente adottato la prima risoluzione globale sull’intelligenza artificiale. Questa storica iniziativa mira a proteggere i dati personali, garantire la privacy, monitorare da vicino l’IA per potenziali rischi e preservare i diritti umani. La risoluzione, proposta dagli Stati Uniti e sostenuta anche dalla Cina e da altri 121 paesi, rappresenta un importante passo avanti nel garantire lo sviluppo etico e sostenibile dell’IA per soddisfare le esigenze di tutti.
Una risoluzione non vincolante per promuovere la protezione dei dati personali
La risoluzione adottata dalle Nazioni Unite non ha valore vincolante, ma è comunque ampiamente apprezzata dall’industria dell’IA. Microsoft, ad esempio, ha espresso il suo pieno sostegno all’adozione di questa risoluzione, definendola un passo fondamentale per stabilire norme internazionali per lo sviluppo etico e sostenibile dell’IA. La risoluzione, intitolata “Cogliere le opportunità dei sistemi di intelligenza artificiale sicuri, affidabili e fidati per lo sviluppo sostenibile“, è stata il risultato di tre mesi di negoziati e rappresenta un esempio significativo di cooperazione internazionale.
Le sfide dell’IA e la necessità di regole globali
L’adozione di questa risoluzione arriva in un momento cruciale, in cui l’intelligenza artificiale sta rapidamente cambiando il mondo in cui viviamo. Tuttavia, ci sono preoccupazioni sul fatto che l’IA possa minare i processi democratici, amplificare attività fraudolente o contribuire a un significativo spostamento delle opportunità di lavoro. La risoluzione cerca di affrontare questi rischi associati all’applicazione irresponsabile o malintenzionata dei sistemi di intelligenza artificiale, che potrebbero mettere a repentaglio i diritti umani e le libertà fondamentali.
L’adozione di questa risoluzione rappresenta un risultato significativo per la comunità internazionale, poiché tutti i membri delle Nazioni Unite hanno accettato di adottarla senza la necessità di una votazione. Tuttavia, è importante sottolineare che il consenso raggiunto non implica necessariamente un accordo su tutti gli elementi del documento. Gli Stati membri possono ancora avere riserve su alcune parti del testo, ma hanno scelto di adottare la risoluzione come un segnale di impegno verso la protezione dei dati personali, la promozione dello sviluppo sostenibile dell’IA e la salvaguardia dei diritti umani.
Un precedente storico: la prima risoluzione multi-statale sull’IA
Sebbene questa risoluzione sia stata definita come la prima risoluzione globale sull’IA, non è la prima risoluzione internazionale ad affrontare questa tematica. Nel novembre del precedente anno, 28 nazioni hanno firmato la Dichiarazione di Bletchley, il primo accordo multi-statale sull’IA che ha coinvolto il Regno Unito. Inoltre, gli Stati Uniti, il Regno Unito e altre nazioni hanno annunciato un accordo per la creazione di sistemi di intelligenza artificiale “sicuri per design”, al fine di proteggere da un uso improprio da parte di attori malintenzionati.
L’Europa sta progressivamente avanzando verso accordi provvisori per regolamentare l’IA e sta per implementare le prime normative complete sull’IA a livello mondiale. Al contrario, il governo degli Stati Uniti non ha ancora raggiunto un consenso su misure legislative in materia di regolamentazione dell’IA, ma l’amministrazione Biden sta promuovendo misure per mitigare i rischi dell’IA e al contempo rafforzare la sicurezza nazionale.

