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Record Google: capitalizzati 1.000 miliardi di dollari

Google entra ufficialmente a far parte del cosiddetto “club del trilione”, ossia quello in cui fanno parte tutte quelle società che valgono almeno mille miliardi di dollari. Ne fanno parte per adesso solo Apple, Amazon e Microsoft, ed ora anche Google grazie ad Alphabet, la holding che la controlla e che offre servizi online tra i quali proprio il motore di ricerca Google.

Quotata dal 2004 a Wall Street, Alphabet ha raggiunto la capitalizzazione trilionaria più velocemente rispetto agli altri, precisamente 15 anni, e questo traguardo rappresenta un’ulteriore conferma della grandezza e della grande crescita e dominio delle big tech statunitensi, che acquisiscono un ruolo sempre più crescente nell’economia mondiale, nonostante la stretta delle autorità sulla privacy e sul fronte antitrust. Quindi, Apple, Amazon, Microsoft e adesso anche Alphabet, sono le quattro mega cap. Aggiungendo anche Facebook con i suoi 632 milioni di dollari di capitalizzazione, si può vedere come la Silicon Valley rappresenta un vero e proprio colosso del mercato tech mondiale. Soprattutto perché, dopo di loro, non c’è nessun’altra società di Wall Street che superi almeno i 500 miliardi di capitalizzazione.

Per capire la velocità con cui Google ha raggiunto tale traguardo, basti pensare che essa è sbarcata a Wall Street nel 2004 ed è diventata un’azienda trilionaria dopo soli 15 anni, mentre Apple e Microsoft sono entrate in borsa negli anni Ottanta e hanno superato i mille miliardi solo nel 2018. Sempre nel 2018 raggiunge i mille miliardi anche Amazon, che però è stata quotata a Wall Street nel 1997, ed è caratterizzata da una grande particolarità, ossia che una volta raggiunti i mille miliardi, non è riuscita a mantenere a lungo il livello, e ad oggi ha una capitalizzazione di 931 miliardi di dollari.

Google ha raggiunto la soglia dei mille miliardi nonostante le critiche e le crescenti richieste delle autorità per regole più stringenti della privacy e norme antivirus vincolanti. Ma soprattutto nonostante Alphabet-Google abbia avuto ultimamente un periodo di grandi cambiamenti. Infatti, lo scorso dicembre Larry Page e Sergey, i fondatori che hanno lanciato il motore di ricerca nel 1998, hanno lasciato i loro ruoli di Ceo e presidente di Alphabet. Come nuovo Ceo della società c’è ora Sundar Pichai, manager già a capo di Google, che è riuscito ad entrare nella big company attraverso un tirocinio all’università. Page e Brin, fondando Google nel 1998, diedero vita al motore di ricerca e determinarono una rivoluzione epocale nel mondo della tecnologia e della comunicazione. Questa loro invenzione li ha resi rispettivamente la sesta e la settima persona più ricca al mondo, con patrimoni pari a 58,9 miliardi di dollari per Page e 56,8 miliardi di dollari per Brin.

Una mossa, però, quella di mettere Pichai a capo della Big G, che è piaciuto molto agli investitori, che credono che Pichai sia in grado di sostenere ulteriormente il titolo, e non di far scendere la società di nuovo al di sotto dei mille miliardi di dollari come è successo, invece, per Amazon.

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