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Spotify introduce DJ Mixes per farti caricare musica da streammare ai tuoi fan

Spotify DJ Mixes è stato rilasciato in Australia, perché gli “spinner” locali possano godere di una piattaforma comune, dove condividere contenuti musicali e liste di canzoni. Questa funzionalità si aggiunge all’opzione già disponibile, denominata Spotify For Artist. Attualmente, la sperimentazione di Dj Mixes è in corso in Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Giappone, Indonesia, Filippine, Irlanda e Paesi Bassi. E, commentando Spotify DJ Mixes, il colosso dello streaming ha affermato: “Questa ultima innovazione apre ad un formato completamente nuovo per gli artisti per mettere i loro mix musicali a disposizione dei loro fan ed espandere ulteriormente il loro pubblico globale”. Perché, continuano gli sviluppatori della piattaforma, “DJ Mixes fornisce un luogo integrato in cui gli artisti possono creare senza problemi e connettersi con il loro pubblico.”

Al fine di promuoverne il lancio, artisti del calibro di DJ AmyElle, Adam Beyer, Shingo Nakamara, MOTi e Noisia hanno pubblicato una compilation delle loro canzoni. Inoltre, parlando dell’innovazione appena rilasciata, Spotify ha annunciato: “Oltre alle playlist, l’utente può anche controllare vari album esistenti e mix DJ nel microhub Dance/Electronic”. Pertanto, essendo appena agli esordi, “i fan dovrebbero aspettarsi che l’esperienza continui a evolversi nel tempo”. In particolare, continuano dagli uffici di Stoccolma, sede della piattaforma, “gli utenti su iOS e Android che hanno scaricato l’app Spotify possono fruirne autonomamente”.

In particolare, le compilation caricate sulla piattaforma sono state inserite ancora in versione vecchi album CD o podcast. Ben presto, assicurano gli sviluppatori svedesi, i mix musicali “saranno ampiamente disponibili in un formato traccia per traccia”. L’opzione Spotify DJ Mixes appare come una risposta agli aggiornamenti che la Apple ha previsto per il suo Store di Musica e che ha annunciato lo scorso mese di settembre.

Spotify è un servizio di musica, che mette a disposizione lo “streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti”. E i brand presenti nella lista sono alcune delle punte di diamante della musica internazionale, tra i quali è possibile citare: Sony, EMI, Warner Music Group e Universal. Spotify fu rilasciato e sviluppato nel 2008 da Spotify AB e, in poco tempo, ha raggiunto un numero elevato di utenti. La piattaforma può essere fruita gratuitamente o a pagamento, nella maggior parte dei paesi europei, in America, in Nuova Zemanda e in alcune zone dell’Asia. Inoltre, il servizio musicale svedese consente di visualizzare la musica secondo diverse classificazioni: per artista, per album, per etichetta, per genere, per playlist  e attraverso ricerche precise. Infine, Spotify in versione Desktop mette a disposizione “un collegamento che consente all’ascoltatore di acquistare materiale selezionato presso venditori di terze parti”.

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