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Windows 11 e computer con processore Amd: un matrimonio mal riuscito

Windows 11

Windows 11 ha visto la luce il 5 ottobre scorso, ma ha manifestato fin da subito i primi problemi, tipici dei sistemi operativi al loro esordio. Le criticità maggiori sono state rilevate sui computer con processore Amd. Pertanto, Microsoft ha messo a punto un ulteriore aggiornamento che, almeno al momento, sembra aver peggiorato le cose. Entrando nei particolari, è emerso che, con l’aggiornamento di Windows 11, i computer con processore Amd hanno fatto registrare un rallentamento nelle loro performance e la situazione ha mostrato un netto peggioramento con l’upgrade successivo messo in campo dagli sviluppatori di Redmond. Infatti, gli stessi computer con processore Amd hanno mostrato problemi “con la latenza della cache L3 delle cpu in combinazione con un bug che riguarda la pianificazione dei core (UEFI-CPPC2)”; le prestazioni hanno fatto rilevare un decremento anche del 15%.

Dal canto suo, il portale TechPowerUp ha comunicato che, invece, utilizzando un processore Ryzen 7 2700X “Pinnacle Ridge” su un computer con processore Amd “la latenza era pari a 10”, mentre è salita “a 17 ns col passaggio a Windows 11”. Pertanto, evidenziano gli esperti, ha subito quasi un raddoppiamento a 31.9 ns in seguito all’ulteriore aggiornamento. Invece, il sito tedesco Heise ha “calcolato su un Ryzen 5 5600G valori iniziali di latenza pari a 14 ns e di scrittura e lettura pari a 378 gb/s che sono passati a 40 ns e 96 gb/s”.

L’aggiornamento Windows 11 che ha fatto registrare un peggioramento delle performance nei computer con processore Amd detiene la sigla KB5006674, studiato per la correzione di alcuni bug di sicurezza e per dedicarsi ad alcuni device di rete Intel. Per gli utenti che disponevano già del sistema operativo Windows 10, l’aggiornamento fornito è denominato KB5006670, ma è caratterizzato dagli stessi “fix”. AMD ha esortato i suoi utenti nel “continuare a utilizzare una versione supportata di Windows 10“ per evitare questi problemi. Ma la soluzione sembra essere dietro l’angolo. Infatti, il prossimo 19 ottobre sarà lanciato un aggiornamento di Windows 11, che include anche “la patch che corregge il bug relativo alla latenza della cache”. Non tarderà, poi, l’arrivo di “un driver che risolve il problema Collaborative Power and Performance Control (CPPC)”, attualmente in sperimentazione, ma a disposizione probabilmente dal 21 ottobre. Pertanto, con questi due aggiornamenti, anche gli utenti che usano il computer con processore Amd potranno fruire efficacemente delle innovazioni offerte da Windows 11 in desktop e notebook.

Da Redmond, affermano che il problema potrebbe essere stato nell'”errore nella costruzione del file di dati che contiene le proprietà della stampante”. Proprio per questo motivo, i client che si trovano a dover operare con questo file “alterato”, non possono né usarlo correttamente, né applicare le relative “impostazioni di stampa di default”.

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