Addio agli ordini automatizzati al drive-thru di McDonald’s – almeno per ora
20/06/2024
McDonald’s, il gigante dei fast food, ha recentemente messo fine a un test che prevedeva l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) per gestire gli ordini ai drive-thru dei suoi ristoranti. Nonostante l’azienda avesse grandi aspettative per questa tecnologia, i risultati ottenuti si sono rivelati altalenanti, con alcuni clienti che hanno lamentato errori anche in ordini semplici. Mentre McDonald’s continuerà a collaborare con IBM in altri ambiti, l’azienda sta rivalutando il futuro del voice ordering nei suoi drive-thru, con l’obiettivo di trovare una soluzione scalabile e affidabile entro la fine dell’anno.
La prova pilota di McDonald’s con l’IA al drive-thru
Nell’ambito della sua partnership con IBM, McDonald’s aveva lanciato nel 2021 un progetto pilota denominato “Automated Order Taker”, che prevedeva l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per gestire gli ordini ai drive-thru di 100 ristoranti negli Stati Uniti. L’obiettivo era semplificare le operazioni per il personale e offrire un’esperienza più rapida e migliorata per i clienti.
Risultati misti
Nonostante le aspettative iniziali, i risultati del test si sono rivelati altalenanti. Alcuni clienti hanno infatti segnalato che il chatbot di McDonald’s talvolta commetteva errori anche in ordini semplici, generando frustrazione e abbandono dell’ordine.
Decisione di interrompere il test
Alla luce di queste esperienze negative, McDonald’s ha deciso di interrompere il progetto pilota di Automated Order Taker. Secondo un portavoce dell’azienda, l’obiettivo del test era determinare se una soluzione di voice ordering automatizzata potesse semplificare le operazioni e offrire un’esperienza migliore per i clienti. Tuttavia, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative, portando McDonald’s a sospendere temporaneamente il programma.
La prospettiva di McDonald’s sul voice ordering
Nonostante la battuta d’arresto, McDonald’s rimane convinta che il voice ordering possa far parte del futuro dei suoi ristoranti. L’azienda afferma di aver acquisito, grazie alla collaborazione con IBM, la fiducia necessaria per esplorare ulteriormente soluzioni di voice ordering.
Continua la partnership con IBM
Sebbene abbia interrotto il test di Automated Order Taker, McDonald’s continuerà a collaborare con IBM in altri ambiti. L’azienda ritiene che il lavoro svolto con IBM le abbia dato la certezza che una soluzione di voice ordering per i drive-thru sarà parte integrante del futuro dei suoi ristoranti.
Valutazione di soluzioni a lungo termine
McDonald’s sta attualmente valutando soluzioni di voice ordering a lungo termine e scalabili, con l’obiettivo di prendere una decisione definitiva entro la fine dell’anno. L’azienda vede un enorme potenziale nell’avanzamento della tecnologia dei suoi ristoranti e continuerà a esplorare opzioni che possano garantire un’esperienza ottimale per i clienti.
La diffusione dell’IA nei fast food
Mentre McDonald’s sta rivalutando il suo approccio al voice ordering, altri colossi del fast food stanno abbracciando l’intelligenza artificiale in vari ambiti delle loro attività.
Chipotle e l’IA in cucina
Chipotle, catena di fast food specializzata in cucina messicana, ha aperto oltre 500 ristoranti con drive-thru digitali “Chipotlane” dal 2018. L’azienda ha inoltre testato l’IA in cucina con “Chippy”, un assistente robotico in grado di preparare le chips di tortilla.
Taco Bell e Pizza Hut puntano sull’IA
Taco Bell e Pizza Hut, entrambi marchi di proprietà di Yum Brands, stanno investendo pesantemente nell’intelligenza artificiale. Il loro responsabile tecnologico, Joe Park, ha dichiarato al Wall Street Journal che molte attività saranno automatizzate in futuro, consentendo ai clienti di interagire direttamente con l’IA senza un’interfaccia diretta.
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