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Autostrade e Ibm, Internet of things per monitorare le infrastrutture

Autostrade e Ibm, Internet of things per monitorare le infrastrutture

By Redazione

Le infrastrutture costituiscono un valore aggiunto per un paese,  in quanto non sono solo importanti per il benessere dei cittadini, ma anche sul lato economico hanno di certo il loro peso. E’ per questo che risulta importante curarne non solo la gestione, ma soprattutto la manutenzione e la sicurezza. Per far ciò IBM ha deciso di integrare l’intelligenza artificiale nel mondo infrastrutturale per monitorare l’amministrazione, ovvero una tecnologia IoT (internet of things). Si parla in particolare dello sviluppo di una piattaforma digitale innovativa che permette la direzione, ma soprattutto la manutenzione, di strade, ponti e gallerie in tempo reale. Tale applicazione si occupa di fornire dati tecnici circa quelli che possono essere eventuali problemi, come anche carenze, dal punto di vista della progettazione delle infrastrutture. Si tratta quindi di un software informatico molto performante che ha come fine quello di aumentare la sicurezza da un lato e diminuire gli sprechi economici dall’altro. La piattaforma digitale sbarcherà in Italia durante la fine del 2019, per essere già disponibile entro pochi mesi in alcune autostrade delle Liguria e della Puglia ossia rispettivamente l’Autostrada A12 e l’Autostrada A16. Qual è l’obiettivo? Facile! quello di rendere questo tipo di tecnologia disponibile per le quasi 2000 grandi strutture di rete presenti in Italia nel giro di un anno. L’intelligenza artificiale sarà in grado di offrire dei modelli 3D delle infrastrutture in questione ai tecnici del settore e suggerire manutenzioni e controlli da effettuare per maggiore sicurezza. Sempre per quanto riguarda la sicurezza, più concretamente ispezione, il software propone all’equipe tecnica una sorta di check-list con tutte quelle che dovrebbero essere le verifiche da effettuare. Inoltre, questo tipo di sistema permette di generare una banca dati utile per controllare costantemente tutte le informazioni sulle infrastrutture che fanno parte di una rete detta Aspi, progettata per interagire con la banca dati Ainop ( ossia l’interfaccia promossa dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il controllo dello stato di sicurezza di tutte le infrastrutture italiane), così da evitare ‘spiacevoli sorprese’. Il software permette di  osservare se tutte le attività indicate nella check-list automatizzata sono state effettivamente compiute. Il fine, dice l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, è quello di creare un sistema di manutenzione delle infrastrutture più evolute a livello nazionale e non, sfruttando le tecnologie più all’avanguardia nel settore informatico. IBM, per tutte le ragioni suddette ha quindi investito un enorme capitale ai fini della realizzazione del progetto, sia in termini informatici che di ricerca che ancora umani, per “migliorare il modo in cui le strutture italiane vengono gestite” sempre per citare lo stesso amministratore delegato IBM che si occupa dello sviluppo del progetto.

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