L’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) di recente ha pubblicato le specifiche ufficiali della tecnologia Li-Fi, ovvero la tecnologia grazie al quale è possibile trasmettere dei dati digitali ad una velocità di 224GB al secondo utilizzando la luce.
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Vediamo cos’è e come funziona il Li-Fi che usa la luce per trasmettere i dati wireless.
Cos’è e come funziona il Li-Fi
Li-Fi sta per “Light Fidelity” e si tratta di una tecnologia wireless introdotta nel 2011 e che utilizza la luce visibile e non visibile per la trasmissione di dati. Tale trasmissione è bidirezionale ed in ambienti come una casa o, in alternativa, un ufficio, può raggiungere e superare 1 Gbps.
Dal momento che stiamo parlando di luce, questa tecnologia ha il vantaggio di non produrre inquinamento elettromagnetico, anche se è necessario che tutti gli apparati di comunicazione siano in contatto visivo. Il motivo? A differenza delle onde radio, la luce non ha la possibilità di attraversare i muri.
I prodotti in commercio con la tecnologia Li-Fi
Nonostante sia una tecnologia nata nel 2011, solo negli ultimi anni sono aumentati i prodotti disponibili sul mercato che utilizzano il Li-Fi. Ad esempio, il Light Communications 802.11bb Task Group è stato costituito nel 2018 grazie a pureLiFi e Fraunhofer HHI. Poi c’è il LiFi Cube, ovvero il cubo prodotto sempre da pureLiFi e grazie al quale è possibile operare come hotspot luminoso ed in modo indipendente. A seguire c’è Antenna ONE, il ricevitore/emettitore Li-Fi che può essere utilizzato anche dagli smartphone ed in grado di ricevere qualsiasi segnale digitale utilizzando la luce e attraverso un data rate di 1 Gbit/s. Questo ricevitore, inoltre, può essere utilizzato anche per la condivisione di dati tra due dispositivi.
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Se questa tecnologia dovesse prendere il largo potremmo, per riprodurre un video dello smartphone direttamente sul TV, utilizzare un emettitore Li-Fi invece che utilizzare la classica rete Wifi. Inoltre, considerando che la tecnologia è in grado di sfruttare l’infrarosso e la luce visibile, il Li-Fi consentirebbe proprio all’infrarosso di funzionare anche al buio.
Il Li-Fi però può funzionare, oltre che alla luce del giorno, anche in condizioni di luce solare diretta, in quanto si basa attraverso il rilevamento dei cambiamenti rapidi della luce e non sui livelli assoluti o che variano in modo lento in quanto causati da interruzioni naturali della luce solare. Il Li-Fi, infine, riesce a modulare la luce anche su frequenze molto elevate e può essere filtrata dal ricevitore. Effettuando alcuni test, infatti, è emerso che i ricevitori Li-Fi sono funzionanti anche all’esterno sotto 77.000 lux di luce proveniente dal sole.