Cos’è una FPGA e perché è ricercata per il Retrogaming

10/04/2022
Anche se ci sono voluti diversi anni, anche le case più grandi hanno dovuto accettare l’importanza dell’emulazione nel campo del videogaming. Per anni è stato considerato un Taboo, qualcosa da evitare a tutti i costi, eppure un po’ tutti – Sony, Nintendo, Sega – hanno deciso che forse l’emulazione non è poi così illegale. Esistono ormai le console “Mini” o “Classic” il quale al loro interno non hanno in genere un hardware personalizzato, ma qualcosa che ricorda sempre le caratteristiche d’un potente Raspberry, solo adattato per lo scopo dell’emulazione.
Quindi, in un certo senso, il discorso è tutto sul livello del Software. Quando avviamo un emulatore sul nostro PC, è un programma ad occuparsi di tradurre tutte le istruzioni necessarie a creare l’esperienza perfetta per noi. Questo mezzo d’emulazione è stato poi ulteriormente potenziato usando alcuni mezzi come la Virtualizzazione o anche altri aspetti che agiscono più sulle funzioni integrate nel computer, più che su qualcosa di programmato di sana pianta.
Questo significa che si può fare sempre di più in questo campo, e quel “di più” riguarda proprio i sistemi basati su FPGA. Ma di che cosa riguarda esattamente questo prodotto?
In maniera diretta, l’FPGA riguarda l’emulazione di qualsiasi console al livello Hardware. Il chip che riguarda questa composizione è infatti completamente programmabile, per questo può accettare istruzioni di qualsiasi genere e metterle in atto come capita nella realtà. Non si tratta perciò d’un programma che s’occupa generalmente dell’emulazione, ma d’una scheda elettronica che da come risultato un esperienza di fedeltà incredibilmente ampliata. Con un hardware basato su FPGA è possibile ottenere un risultato in scala 1:1 sul sistema che viene emulato, tanto che è possibile anche trasportarne difetti e curiosità.
Programmare tutte le istruzioni necessarie per un sistema FPGA non è facile. Richiede mesi di studio e lavoro, e anche il più semplice dei prodotti da montare (come il MiSTer) può raggiungere costi di oltre 500 euro. Giustamente però ci sono anche altri esempi di come si può usare un sistema FPGA in maniera più rapida e solida, un ottimo esempio è L’Analogue Pocket che sfrutta una simile logica e si basa su una composizione FPGA. Questo perfetto emulatore per console portatili costa appena 220-250 euro, con cartucce che aggiungono la compatibilità d’emulazione per altri dispositivi.
Quindi in breve, l’FPGA è ideale per ottenere risultati solidi e fedeli, e l’unico problema è in genere il costo (oltre che avere le capacità di base per montare un apparecchio del genere, sempre che non si decida di comprare un prodotto completo). Sono però il massimo a disposizione per quel che riguarda l’emulazione.