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Kin.art protegge l’arte dall’IA: strumento gratuito blocca l’addestramento

Kin.art protegge l’arte dall’IA: strumento gratuito blocca l’addestramento

By auroraoddi

Kin.art, una piattaforma di gestione delle commissioni artistiche, ha lanciato un nuovo strumento chiamato Nightshade per consentire agli artisti di proteggere le proprie opere d’arte dall’uso non autorizzato nei modelli di intelligenza artificiale generativa. Questo strumento, insieme ad un altro chiamato Kin.art, offre agli artisti la possibilità di apportare modifiche sottili alle loro opere d’arte per ingannare i modelli AI e impedire loro di utilizzare le opere stesse nel processo di addestramento.

La sfida dell’etica nell’addestramento dei modelli AI generativi

I modelli generativi di intelligenza artificiale, come Midjourney e DALL-E 3 di OpenAI, hanno dimostrato di poter tradurre qualsiasi descrizione in arte. Tuttavia, molti di questi modelli sono stati addestrati su opere d’arte senza il consenso o la conoscenza degli artisti. Nonostante alcuni fornitori abbiano iniziato a compensare gli artisti o offrire opzioni per escludere le proprie opere dal processo di addestramento, molti altri ancora non lo fanno.

Di fronte alla mancanza di orientamento da parte dei tribunali e del Congresso, imprenditori e attivisti stanno sviluppando strumenti per consentire agli artisti di modificare le proprie opere in modo che non possano essere utilizzate per l’addestramento dei modelli AI generativi. Questi strumenti, come Nightshade e Kin.art, fanno piccole modifiche ai pixel delle immagini o nascondono parti delle opere d’arte per ingannare i modelli AI e rendere più difficile l’utilizzo delle opere stesse nel processo di addestramento.

Kin.art: uno strumento superiore per la protezione delle opere

Kin.art, sviluppato da Flor Ronsmans De Vry, Mai Akiyoshi e Ben Yu, si distingue dagli altri strumenti esistenti perché non richiede la modifica crittografica delle immagini, che può essere costosa. Invece, il tool di Kin.art apporta modifiche sottili alle immagini stesse o alle etichette associate ad esse, interferendo con il processo di addestramento dei modelli AI. Questo rende più difficile per i fornitori utilizzare le opere d’arte nel processo di addestramento.

Secondo Ronsmans De Vry, il co-fondatore di Kin.art, l’obiettivo è creare un ambiente in cui l’arte tradizionale e l’arte generativa possano coesistere, rispettando i diritti degli artisti. Ronsmans De Vry sostiene che il tool di Kin.art sia superiore perché impedisce l’inserimento delle opere d’arte nel dataset iniziale, a differenza di altri strumenti che cercano di mitigare i danni dopo che l’opera è già stata inclusa nel dataset.

L’uso del tool di Kin.art

Il tool di Kin.art è gratuito, ma gli artisti devono caricare le proprie opere su Kin.art per poterlo utilizzare. L’obiettivo principale è probabilmente quello di indirizzare gli artisti verso i servizi a pagamento di Kin.art per la ricerca e la facilitazione delle commissioni artistiche. Tuttavia, Ronsmans De Vry ha dichiarato che Kin.art intende rendere il tool disponibile anche per terze parti in futuro.

Dopo aver testato e perfezionato il tool sulla propria piattaforma, Kin.art prevede di offrirlo come servizio per consentire a piccoli siti web e grandi piattaforme di proteggere facilmente i propri dati da utilizzi non autorizzati. Nell’era dell’AI, è sempre più importante possedere e difendere i dati della propria piattaforma. Questo tipo di soluzioni può essere particolarmente utile per le piattaforme che forniscono servizi pubblici e non possono bloccare l’accesso ai non utenti.

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