OpenAI e Microsoft: la partnership per l’AGI a rischio antitrust?
24/01/2024
OpenAI, una delle società di intelligenza artificiale più innovative al mondo, si è unita a Microsoft in una partnership che potrebbe rivoluzionare il futuro dell’AI. Tuttavia, questa collaborazione è attualmente minacciata da preoccupazioni antitrust che potrebbero mettere a rischio la missione di OpenAI di sviluppare un’intelligenza artificiale generale (AGI) che ami l’umanità. Inoltre, l’azienda deve affrontare una serie di indagini e cause legali che potrebbero rallentare il suo progresso verso l’AGI. In questo articolo, esploreremo le sfide che OpenAI e Microsoft devono affrontare e il possibile impatto di queste questioni sul futuro dell’AI.
Un’indagine antitrust
Secondo quanto riportato da Politico, sia il Dipartimento di Giustizia che la Federal Trade Commission degli Stati Uniti desiderano indagare sulla partnership tra OpenAI e Microsoft per verificare se questa abbia ridotto la concorrenza nel campo dell’AI. Entrambi gli enti regolatori stanno cercando di decidere chi sarà responsabile dell’inchiesta. Tuttavia, questa indagine potrebbe mettere a rischio la partnership tra le due aziende e l’obiettivo di OpenAI di sviluppare l’AGI.
L’indagine è stata scatenata dalla situazione che si è verificata nel novembre 2021, quando OpenAI ha attraversato una crisi interna e Microsoft ha offerto lavoro a Sam Altman, CEO di OpenAI, dopo che era stato licenziato dal suo stesso consiglio di amministrazione. Questo episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla competizione nel settore dell’AI e ha attirato l’attenzione dei regolatori.
Un portavoce della Federal Trade Commission ha dichiarato: “Sotto la guida di Lina Khan, la FTC collabora in armonia con l’AAG Kanter e i nostri colleghi del Dipartimento di Giustizia per far rispettare vigorosamente le leggi antitrust”. Tuttavia, sia la FTC che il Dipartimento di Giustizia hanno rifiutato di commentare direttamente sulla partnership tra OpenAI e Microsoft.
La visione di OpenAI e la necessità di Microsoft
La visione di Sam Altman, CEO di OpenAI, è quella di sviluppare un’IA simile a un “golden retriever onnisciente”: un’intelligenza artificiale che ami le persone ma che sia anche sufficientemente intelligente da superare l’umanità stessa. Questa idea è conosciuta come AGI (Artificial General Intelligence) e il suo arrivo avrebbe un impatto significativo sul mondo in cui viviamo. Tuttavia, per realizzare questa visione, Altman ha bisogno delle risorse di Microsoft.
Recentemente, Microsoft ha nominato Dee Templeton, un veterano di 25 anni dell’azienda, come “osservatore non votante” per partecipare alle riunioni del consiglio di OpenAI e riportare direttamente al CEO di Microsoft, Satya Nadella. Questo è stato fatto per evitare situazioni di crisi come quella che si è verificata nel novembre 2021, quando Altman è stato temporaneamente assunto da Microsoft dopo essere stato licenziato da OpenAI.
La partnership tra OpenAI e Microsoft è stata vista come una grande opportunità per entrambe le società. OpenAI ha bisogno delle risorse di Microsoft per realizzare la sua visione di AGI, mentre Microsoft può beneficiare delle competenze tecniche e dell’innovazione di OpenAI. Tuttavia, le preoccupazioni antitrust potrebbero mettere in pericolo questa collaborazione e impedire a entrambe le società di raggiungere i loro obiettivi.
OpenAI e il futuro dell’AI
OpenAI ha recentemente lanciato il suo “GPT Store“, un marketplace che offre una serie di servizi basati sull’IA. Tuttavia, questo lancio ha suscitato preoccupazioni tra gli sviluppatori, che temono di essere costretti ad utilizzare esclusivamente questo marketplace. OpenAI e Microsoft non hanno ancora risposto alle richieste di commento in merito a questa questione.
Oltre alle preoccupazioni antitrust negli Stati Uniti, OpenAI deve affrontare anche altre indagini e cause legali. Nel Regno Unito, l’Autorità per la Concorrenza e i Mercati sta indagando sulla partnership tra OpenAI e Microsoft, mentre la Commissione Europea sta valutando l’intera situazione. Queste indagini e procedure legali potrebbero rallentare il progresso di OpenAI verso l’AGI e creare ulteriori ostacoli lungo il percorso.
Nonostante i progressi di OpenAI nell’ultimo periodo, sia Altman che Nadella sono ancora lontani dall’ottenere l’AGI, che alcuni considerano un grande successo e altri un incubo. Se la partnership tra OpenAI e Microsoft venisse distrutta a causa di un’indagine antitrust, ciò potrebbe rallentare significativamente il cammino verso un’IA superumana. Tuttavia, resta ancora da capire se ciò sarebbe una buona cosa o meno per la società.