L’app di apprendimento linguistico Speak raccoglie $20M, raddoppiando la sua valutazione

L’apprendimento delle lingue è una sfida che molti affrontano, ma raramente con successo. Troppo spesso, i tradizionali metodi di studio incentrati sulla memorizzazione di vocaboli e regole grammaticali lasciano gli studenti frustrati e incapaci di comunicare effettivamente nella lingua desiderata. Tuttavia, una startup innovativa sta rivoluzionando il panorama dell’apprendimento linguistico, offrendo un approccio radicalmente diverso.

La storia di Speak: Dall’idea alla crescita esplosiva

Speak, un’app di apprendimento linguistico alimentata dall’intelligenza artificiale, è stata fondata nel 2014 da Connor Zwick e Andrew Hsu, due giovani imprenditori che si sono incontrati durante il Thiel Fellowship. Anziché concentrarsi sulla memorizzazione, Speak si concentra sull’abilità di parlare, consentendo agli utenti di imparare pattern di linguaggio e praticare la ripetizione attraverso lezioni mirate.

Lanciata inizialmente solo in Corea del Sud nel 2019, Speak ha rapidamente guadagnato slancio, raggiungendo oltre 10 milioni di utenti. La sua base di utenti è raddoppiata ogni anno negli ultimi cinque anni, e l’app ora conta clienti in più di 40 paesi in tutto il mondo.

L’espansione globale e il sostegno degli investitori

Incoraggiati dalla straordinaria crescita di Speak, gli investitori hanno deciso di impegnarsi ulteriormente nella startup. Questa settimana, l’azienda ha chiuso un round di finanziamento di Serie B da $20 milioni, guidato da Buckley Ventures e con la partecipazione di fondi come l’OpenAI Startup Fund, Khosla Ventures, il co-fondatore di Y Combinator Paul Graham e il presidente esecutivo di LinkedIn, Jeff Weiner.

Questo nuovo iniezione di capitale porta il totale raccolto da Speak a $84 milioni e raddoppia la sua valutazione a mezzo miliardo di dollari. Un traguardo impressionante per una startup che ha appena otto anni di vita.

La filosofia alla base di Speak: Enfatizzare la conversazione

Speak si differenzia dai tradizionali metodi di apprendimento linguistico per la sua filosofia incentrata sulla pratica della conversazione. “Il nostro principio fondamentale è quello di far parlare gli utenti il più possibile ad alta voce”, spiega il CEO Connor Zwick. “Raggiungere la fluidità aiuta le persone a creare connessioni, a unire culture e a creare opportunità economiche. Eppure, storicamente, è stato l’aspetto meno supportato dalla tecnologia.”

Anziché concentrarsi sulla memorizzazione di vocaboli e regole grammaticali, Speak guida gli utenti nell’apprendimento di patterns linguistici e li incoraggia a praticare la ripetizione. Questo approccio, simile a quello di Duolingo e alle sue nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa, pone l’accento sull’abilità di parlare come elemento chiave per raggiungere la padronanza di una lingua.

L’espansione del portafoglio linguistico di Speak

Speak è iniziato concentrandosi sull’insegnamento dell’inglese, ma ha successivamente lanciato anche lezioni di spagnolo, sfruttando un modello di riconoscimento vocale addestrato sui dati interni dell’azienda. Il prossimo passo è l’introduzione di lezioni di francese, anche se il CEO non ha fornito una data precisa per il lancio.

L’azienda ha uffici in quattro città – San Francisco, Seul, Tokyo e Lubiana (capitale della Slovenia) – e conta un organico di 75 persone. Il loro obiettivo a breve-medio termine è quello di sviluppare nuovi modelli in grado di fornire un feedback in tempo reale più preciso sulla pronuncia e l’intonazione degli utenti.

Il modello di business di Speak

Speak genera entrate attraverso un modello di abbonamento, offrendo l’accesso completo a tutte le funzionalità dell’app a $20 al mese o $99 all’anno. Questa formula include non solo i materiali di revisione, ma anche corsi specifici su argomenti particolari.

Grazie alla sua crescita esponenziale e al solido supporto degli investitori, Speak è ben posizionata per continuare a espandersi e affermarsi come una delle principali piattaforme di apprendimento linguistico a livello globale.

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