TECNOLOGIA, INTERNET TRENDS, GAMING, BIG DATA

Meta aggiorna le regole per la pubblicità politica e l’AI

Meta aggiorna le regole per la pubblicità politica e l’AI

By auroraoddi

Meta, l’azienda dietro Facebook e Instagram, ha annunciato nuovi dettagli sulle sue politiche riguardanti la pubblicità politica. Queste nuove regole includono l’obbligo per gli inserzionisti di dichiarare quando utilizzano l‘intelligenza artificiale per modificare immagini e video in determinate pubblicità politiche. Questo annuncio è stato fatto da Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta, in un post sul blog dell’azienda.

La nuova politica di Meta sulla pubblicità politica

Secondo Clegg, le nuove politiche di Meta sono “in linea generale” con le regole che il colosso dei social media ha adottato durante i cicli elettorali precedenti. Tuttavia, ciò che è diverso per la prossima stagione elettorale è l’uso sempre più diffuso di tecnologie di intelligenza artificiale da parte degli inserzionisti per creare immagini e testi generati al computer. Per questo motivo, a partire dal prossimo anno, Meta richiederà agli inserzionisti di dichiarare se hanno utilizzato l’intelligenza artificiale o tecniche di editing digitale correlate “per creare o modificare una pubblicità politica o su questioni sociali in determinati casi”.

Questa regola si applica quando la pubblicità contiene un’immagine o un video fotorealistico, o un audio che suona realisticamente, che è stato creato o modificato digitalmente per raffigurare una persona reale mentre dice o fa qualcosa che non ha detto o fatto. Si applica anche se la pubblicità raffigura una persona dall’aspetto realistico che non esiste o un evento dall’aspetto realistico che non è accaduto, altera il filmato di un evento reale o raffigura un evento realistico che si presume sia avvenuto, ma che non è una vera immagine, video o registrazione audio dell’evento.

Critiche a Meta e il problema della disinformazione

Meta è stata oggetto di critiche in passato, soprattutto durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2016, per non aver affrontato e ridotto la diffusione di disinformazione sulle sue piattaforme, tra cui Facebook e Instagram. Nel 2019, Meta ha permesso che un video digitalmente alterato di Nancy Pelosi, che sembrava farla sembrare ubriaca, rimanesse sul sito, anche se quel video non era una pubblicità.

L’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale per creare pubblicità ingannevoli rappresenta una nuova sfida per il colosso dei social media, che ha ridotto il personale responsabile della sicurezza e dell’affidabilità per risparmiare sui costi quest’anno.

Le nuove restrizioni sulla pubblicità politica

Oltre alla richiesta di dichiarazione sull’uso dell’intelligenza artificiale, Meta bloccherà anche le nuove pubblicità politiche, elettorali e sulle questioni sociali durante l’ultima settimana delle elezioni negli Stati Uniti, come ha fatto negli anni precedenti. Queste restrizioni saranno revocate il giorno dopo l’elezione.

È importante sottolineare che Meta ha preso queste misure per affrontare le crescenti preoccupazioni riguardanti la manipolazione dei contenuti politici e la diffusione di disinformazione. Queste nuove politiche sono un passo nella giusta direzione per garantire un ambiente più trasparente e affidabile per gli utenti dei social media durante i periodi di elezioni.

Scopri di più da Syrus

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere