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Microsoft Utilizza le GPU di Oracle Cloud per sostenere i bisogni di calcolo dell’IA di Bing

Microsoft Utilizza le GPU di Oracle Cloud per sostenere i bisogni di calcolo dell’IA di Bing

By auroraoddi

Microsoft ha recentemente annunciato una partnership con Oracle per sfruttare le potenzialità delle GPU di Oracle Cloud e soddisfare le crescenti esigenze di calcolo dell’intelligenza artificiale (IA) di Bing. Questa collaborazione consentirà a Bing di migliorare l’esperienza di ricerca e offrire risultati più rapidi e accurati agli utenti di tutto il mondo.

L’importanza dell’IA nell’attività di ricerca di Bing

Bing, il motore di ricerca di Microsoft, ha introdotto Bing Chat, una nuova funzionalità basata sull’IA che ha attirato l’attenzione degli utenti fin dal suo lancio. Tuttavia, per mantenere attive le caratteristiche di intelligenza artificiale di Bing, Microsoft si è resa conto che era necessario aumentare la potenza di calcolo esterna. Ed è qui che entra in gioco Oracle.

Secondo Karan Batta, Senior Vice President di Oracle Cloud Infrastructure, l’IA generativa rappresenta un enorme balzo tecnologico e Bing è all’avanguardia nel settore dell’IA moderna. Il motore di ricerca di Bing richiede “potenti cluster di infrastrutture informatiche” per valutare i risultati di ricerca utilizzando la tecnologia di OpenAI, un processo tradizionalmente noto come inferenza.

L’importanza della collaborazione tra Microsoft e Oracle

Per soddisfare le esigenze di calcolo dell’IA di Bing, Microsoft ha stretto una partnership con Oracle per sfruttare la potenza di calcolo di Oracle Cloud Infrastructure. Questa collaborazione permetterà a Bing di espandere l’accesso degli utenti alle sue funzionalità di intelligenza artificiale e migliorare la velocità di molti dei suoi risultati di ricerca.

Microsoft utilizzerà la tecnologia Oracle Interconnect for Microsoft Azure, che consente ai servizi gestiti in esecuzione su cluster Azure di accedere alle risorse presenti nell’infrastruttura di intelligenza artificiale di Oracle. Questi supercluster possono sfruttare fino a 32.768 GPU Nvidia A100 o 16.384 GPU H100 e petabyte di cluster di archiviazione ad alte prestazioni per elaborare in modo efficiente applicazioni altamente parallele. Il sistema comunica tramite una rete di accesso diretto alla memoria remota (RDMA) a “bassa latenza“.

I vantaggi per Bing e i suoi utenti

Grazie a questa partnership con Oracle, Bing potrà accedere agli ultimi progressi negli algoritmi di intelligenza artificiale generativa e fornire un’esperienza di ricerca notevolmente migliorata a livello globale. Questo significa risultati di ricerca più pertinenti, completi e veloci per gli utenti di Bing.

Tuttavia, nonostante gli sforzi di Bing per migliorare la sua esperienza di ricerca e sfruttare le potenzialità dell’IA, secondo gli ultimi dati di Statcounter, Bing detiene solo una quota di mercato globale del 3,11% rispetto al monopolio del 91,55% di Google nel settore delle ricerche online. Tuttavia, Bing ha una quota di mercato leggermente migliore per le ricerche web basate su desktop, con il 9,14% rispetto all’83,53% di Google. Nonostante ciò, la presenza di Bing nel mercato delle ricerche online non rappresenta una minaccia significativa per il dominio di Google.

Conclusioni

La partnership tra Microsoft e Oracle rappresenta un passo importante per migliorare le capacità di calcolo dell’intelligenza artificiale di Bing e offrire un’esperienza di ricerca migliore agli utenti. Sfruttando le potenzialità delle GPU di Oracle Cloud Infrastructure, Bing sarà in grado di elaborare i risultati di ricerca in modo più rapido ed efficiente, fornendo risultati più pertinenti e completi. Tuttavia, nonostante questi progressi, Bing dovrà affrontare la sfida di competere con il dominio di Google nel settore delle ricerche online.

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