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Tablet e smartphone fanno male ai bambini?

Tablet e smartphone fanno male ai bambini?

By miriamp

Da sempre, il dibattito sui pro e i contro dei tablet e gli smartphone ai bambini è stato più che mai acceso: c’è chi preferisce non far avvicinare il proprio bambino ad un dispositivo elettronico prima dell’adolescenza, chi invece dà un tablet in mano ai propri figli per giocare già dai tre anni e chi invece è totalmente terrorizzato da essi.

A prescindere dalle varie opinioni, c’è da ammettere che alcuni rischi nell’utilizzo di Tablet e smartphone sin da bambini ci sono, soprattutto se si tratta di un utilizzo eccessivo.

I bambini, infatti, sono attratti in modo particolarmente sorprendente dalla tecnologia e sin da piccolissimi sono in grado di interagire con i dispositivi elettronici di ogni genere e di concentrare su di essi la loro attenzione come mai farebbero su altre attività.

Spesso purtroppo, questo estreme interesse e questa elevata concentrazione dedicata a smartphone e tablet può generare una dipendenza. 

A detta di alcuni pediatri infatti, ciò dipende dal fatto che quando un bambino ha tra le mani uno smartphone o un tablet e riesce con un semplice tocco ad ottenere quello che piace e che lo diverte, il cervello produce dopamina, la cui produzione genera una sensazione positiva nel bambino, che cercherà quindi sia di mantenerla il più a lungo possibile che di ricercare la stessa situazione piacevole in futuro. 

Più il bambino userà strumenti tecnologici, maggiore sarà la sua gratificazione e, a lungo andare, ciò rischia di creare una vera e propria dipendenza.

È solo in questi casi di utilizzo prolungato, però, che si rischiano tutti i danni fisici. psicologici e relazionali che conseguono da questa dipendenza. 

È soltanto infatti se i bambini utilizzano eccessivamente questi device che rischieranno di avere problemi di sedentarietà e/o obesità (poiché avranno meno tempo e voglia di muoversi se stanno sempre davanti ad un tablet o ad uno smartphone), o disturbi alla vista (poiché davanti ad uno schermo un bambino sbatte meno spesso le palpebre e ciò genera stanchezza e bruciore agli occhi), problemi di attenzione e problemi relazionali (poiché i dispositivi tecnologici pongono il bambino in una dimensione solitaria, dove non sono richieste capacità relazionali né comunicative, il che contrasta con il mondo esterno con cui poi il bambino può avere difficoltà a rapportarsi).

Tuttavia, come già anticipato, questi sono tutti rischi che si possono correre solo in caso di uso eccessivo del proprio smartphone e tablet. Secondo recenti studi, infatti, pediatri e scienziati hanno dimostrato che non ci sono prove sul fatto che smartphone e tablet facciano male alla salute del bambino a prescindere, come spesso si sostiene.

Molti pediatri e scienziati ci tengono infatti a sottolineare quanto questi dispositivi siano “pericolosi” solo se utilizzati male, in modo eccessivo o per guardare contenuti sbagliati per la loro età. Inoltre, non va dimenticato che questi strumenti tecnologici possono stimolare i più piccoli, soprattutto nel caso di app educative e di strumenti che gli insegnino funzionalità che gli saranno utili in futuro.

Le uniche raccomandazioni da tenere a mente, quindi, a detta degli esperti, sono quelle di fissare delle fasce orarie in cui il bambino non può accedere ai suoi strumenti tecnologici, perché è importante dedicarsi ad altre attività fondamentali quali le relazioni sociali con amici, il tempo con la famiglia e lo sport.

Si raccomanda inoltre di impedire ai bambini l’uso di smartphone e telefoni prima di andare a dormire, poiché essi potrebbero danneggiare il sonno, o durante i pasti, momenti fondamentali di relazione e scambi comunicativi.

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