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YouTube Inasprisce le Regole sui Video sulle Armi per Proteggere i Giovani Utenti

YouTube Inasprisce le Regole sui Video sulle Armi per Proteggere i Giovani Utent...

By auroraoddi

YouTube, la celebre piattaforma di condivisione video di proprietà di Google, ha recentemente annunciato una serie di modifiche alle sue politiche riguardanti i video che trattano di armi da fuoco. Queste nuove regole mirano a proteggere gli utenti più giovani da contenuti potenzialmente dannosi o traumatici.

Secondo l’azienda, a partire dal 18 giugno 2022 saranno vietati tutti i video che mostrano come rimuovere i dispositivi di sicurezza delle armi da fuoco. Inoltre, i video che presentano armi fatte in casa, armi automatiche e determinati accessori come silenziatori saranno limitati agli utenti di età pari o superiore a 18 anni.

Questa mossa arriva dopo ripetute richieste da parte di gruppi per la sicurezza delle armi, i quali hanno più volte sollecitato la piattaforma a fare di più per impedire che i video sulle armi raggiungano i suoi utenti più giovani, evitando così possibili traumi o derive verso l’estremismo e la violenza.

Reazioni Contrastanti alla Nuova Politica di YouTube

La notizia è stata accolta con favore da Katie Paul, direttrice del Tech Transparency Project, che ha definito il cambiamento un passo nella giusta direzione. Tuttavia, Paul ha anche espresso dubbi sulla tempistica, chiedendosi perché la piattaforma abbia impiegato così tanto tempo per introdurre una nuova politica in merito.

Inoltre, Paul ha sottolineato che fino a quando YouTube non dimostrerà di applicare effettivamente le nuove regole, le sue politiche rimarranno solo “parole vuote”. Secondo la direttrice, le armi da fuoco rappresentano la principale causa di morte per bambini e adolescenti negli Stati Uniti, ed è pertanto essenziale che la piattaforma prenda misure concrete per impedire che i minori accedano a contenuti relativi alle armi.

Preoccupazioni sui Meccanismi di Raccomandazione di YouTube

L’anno scorso, i ricercatori del Tech Transparency Project hanno condotto un esperimento creando account YouTube che simulavano il comportamento di bambini di 9 anni interessati ai videogiochi. I ricercatori hanno scoperto che il sistema di raccomandazioni di YouTube indirizzava questi account verso video grafici di sparatorie a scuola, video di addestramento tattico con le armi e istruzioni su come rendere automatiche le armi da fuoco.

Alcuni dei video mostravano anche una bambina in età scolare che impugnava una pistola, o un tiratore che utilizzava un fucile da .50 calibro per sparare a una testa di manichino riempita di sangue e cervello realistici. Molti di questi video violavano le stesse politiche di YouTube contro i contenuti violenti o cruenti.

YouTube Difende le Nuove Regole, ma Rimangono Dubbi sull’Applicazione

YouTube ha affermato che le modifiche alle politiche sono state progettate per riflettere i nuovi sviluppi, come le armi stampate in 3D, diventate più accessibili negli ultimi anni. La piattaforma richiede agli utenti di età inferiore ai 17 anni di ottenere il permesso dei genitori prima di utilizzare il sito; gli account per utenti sotto i 13 anni sono inoltre collegati all’account dei genitori.

“Esaminiamo regolarmente le nostre linee guida e ci confrontiamo con esperti esterni per assicurarci di tracciare la linea nel posto giusto”, ha dichiarato il portavoce di YouTube, Javier Hernandez.

Tuttavia, le critiche rimangono. Molti sottolineano che, come nel caso di altre piattaforme social come TikTok, la vera prova del cambiamento sarà nell’effettiva applicazione delle nuove regole da parte di YouTube. Finché la piattaforma non dimostrerà di agire concretamente per impedire ai minori l’accesso a contenuti potenzialmente dannosi sulle armi, le nuove politiche resteranno “parole vuote”.

La Diffusione di Contenuti Violenti sui Social Media

YouTube non è l’unica piattaforma a dover affrontare la sfida della moderazione dei contenuti relativi alle armi e alla violenza. Anche altri social media, come TikTok, sono stati criticati in passato per aver ospitato e persino promosso video che incoraggiano la violenza, i disturbi alimentari e l’autolesionismo.

Inoltre, diversi autori di recenti sparatorie di massa hanno utilizzato i social media e le piattaforme di streaming video per glorificare la violenza, anticipare o addirittura trasmettere in diretta i loro attacchi.

La Necessità di un Approccio Globale alla Moderazione dei Contenuti

Questi episodi evidenziano la necessità di un approccio più globale e coordinato alla moderazione dei contenuti potenzialmente dannosi sui social media. Non basta che singole piattaforme come YouTube introducano nuove politiche; è necessario un impegno condiviso da parte di tutti gli attori del settore per affrontare questa sfida in modo efficace e duraturo.

Oltre alle misure tecnologiche, è fondamentale anche un dialogo costante con esperti, gruppi per la sicurezza e la società civile per comprendere meglio le dinamiche in gioco e sviluppare soluzioni adeguate. Solo attraverso uno sforzo collettivo si potrà garantire una navigazione più sicura e responsabile del web, soprattutto per i più giovani.

Fonte dell’articolo qui.

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