CEO Social Media al Senato USA: focus su protezione minori
02/02/2024
Nel corso di una sessione tesa, i CEO di varie piattaforme di social media sono stati interrogati dal Congresso degli Stati Uniti sulla loro responsabilità nella protezione dei minori dall’abuso online. Durante l’audizione, i rappresentanti delle società dei social media hanno dovuto rispondere a domande difficili sulla loro effettiva lotta alla diffusione di contenuti di sfruttamento minorile.
I CEO di Meta e X
I CEO delle principali piattaforme di social media, tra cui Snap, Meta, X e TikTok, sono stati chiamati a testimoniare davanti al Senato degli Stati Uniti per discutere dei loro sforzi volti a contrastare la diffusione di contenuti di sfruttamento minorile sulle loro app. Durante l’audizione, i CEO hanno anche risposto alle domande riguardanti lo sviluppo di nuove iniziative per proteggere meglio i giovani utenti.
Ogni CEO ha presentato una dichiarazione preparata in anticipo, in cui ha fornito una panoramica degli sforzi e dei piani della propria azienda per affrontare il problema. Ad esempio, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha illustrato i sistemi di protezione di Meta, che includono 40.000 dipendenti dedicati alla sicurezza. Ha anche sottolineato che Meta ha investito oltre 20 miliardi di dollari in questo settore dal 2016.
Allo stesso modo, il CEO di X, Linda Yaccarino, ha sottolineato l’impegno della sua azienda nella protezione dei minori. Ha dichiarato che X ha tolleranza zero per qualsiasi materiale che promuove lo sfruttamento sessuale minorile e ha fornito dati sulle azioni intraprese da X per contrastare questo problema, come la sospensione di oltre 12 milioni di account nel 2023.
I CEO di Snapchat e TikTok
Anche il CEO di Snapchat, Evan Spiegel, ha sottolineato l’approccio fondamentale alla privacy della piattaforma. Ha affermato che Snapchat è privato per impostazione predefinita e che le immagini e i video inviati attraverso il servizio vengono cancellati automaticamente. Ha inoltre condiviso i dati relativi alle segnalazioni inviate da Snapchat al National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC).
Il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, ha invece evidenziato gli sforzi di TikTok nella rilevazione di contenuti di sfruttamento minorile. Ha affermato che TikTok impiega più di 40.000 professionisti per garantire la sicurezza della sua comunità e che l’azienda prevede di investire oltre due miliardi di dollari in queste iniziative nel corso dell’anno.
Critiche e richieste di azioni concrete
Durante l’audizione, i senatori hanno espresso critiche severe nei confronti delle piattaforme di social media e hanno chiesto azioni concrete per proteggere meglio i minori dalla diffusione di contenuti di sfruttamento sessuale. Alcuni senatori hanno chiesto ai CEO di assumersi la responsabilità delle conseguenze negative dei loro prodotti sulla salute mentale dei giovani utenti.
In particolare, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, è stato oggetto di molte critiche e è stato chiamato a scusarsi pubblicamente con le famiglie che hanno subito danni a causa delle app della sua azienda. Inaspettatamente, Zuckerberg ha risposto alle richieste di scuse, riconoscendo il dolore subito dalle famiglie e promettendo ulteriori sforzi per migliorare la situazione.
Inoltre, durante l’audizione sono state sollevate preoccupazioni riguardo alla connessione di TikTok con il governo cinese, e alcuni senatori hanno addirittura chiesto il divieto dell’app. Tuttavia, il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, ha sottolineato gli sforzi della piattaforma nella lotta contro i contenuti di sfruttamento minorile e ha dichiarato che l’azienda sta cercando di migliorare ulteriormente la situazione.
Possibili cambiamenti legislativi
Durante la sessione, alcuni senatori hanno proposto cambiamenti legislativi, in particolare riguardo alla Sezione 230, che protegge le piattaforme di social media da cause legali per i contenuti condivisi dagli utenti. Alcuni senatori hanno chiesto una riduzione di queste protezioni, al fine di rendere le piattaforme più responsabili per i contenuti dannosi diffusi dai loro utenti.
Fino ad ora, le proposte di abolizione della Sezione 230 sono state respinte, ma l’audizione potrebbe portare a un dibattito più approfondito su questo tema.