Epic Games vince causa antitrust contro Google
14/12/2023
È stata una giornata storica per Epic Games, il creatore del popolare videogioco Fortnite, che ha vinto una causa antitrust contro Google. Una giuria della corte federale degli Stati Uniti ha deciso all’unanimità che il negozio di app Android di Google è stato protetto da barriere anticoncorrenziali che hanno danneggiato i consumatori di smartphone e gli sviluppatori di software. Questa decisione rappresenta un duro colpo per uno dei pilastri principali dell’impero tecnologico di Google.
La causa di Epic Games contro Google
La causa è stata presentata da Epic Games tre anni fa. L’editore ha dichiarato che il gigante Google ha abusato del suo potere per salvaguardare il suo negozio Play Store dalla concorrenza al fine di proteggere una miniera d’oro che genera miliardi di dollari all’anno. La questione principale riguarda il sistema di pagamento all’interno del Play Store di Google, dove l’azienda riscuote una commissione che varia dal 15% al 30% sulle transazioni digitali completate all’interno delle app.
La causa di Epic Games è simile a quella intentata contro l’app store di Apple. Mentre Apple ha vinto il caso nel 2021, il verdetto è attualmente oggetto di appello presso la Corte Suprema degli Stati Uniti. La causa contro il Play Store di Google ha avuto una conclusione diversa, con la giuria che ha deciso a favore di Epic Games.
Le implicazioni per Google
La decisione della giuria potrebbe avere gravi conseguenze per Google, poiché potrebbe dover affrontare la perdita di miliardi di dollari di profitto annuo generati dalle commissioni del suo Play Store. Tuttavia, va sottolineato che la principale fonte di ricavi di Google, ovvero la pubblicità digitale legata principalmente al motore di ricerca, a Gmail e ad altri servizi, non sarà direttamente influenzata dall’esito del processo.
Google ha annunciato che intende appellarsi contro il verdetto e ha sottolineato che Android e il Play Store offrono più scelta e apertura rispetto ad altre piattaforme mobili. Tuttavia, spetta ora al giudice decidere quali misure Google dovrà adottare per eliminare i comportamenti illegali nel Play Store.
Le argomentazioni delle parti in causa
Durante il processo, le argomentazioni delle parti in causa hanno messo in luce le diverse prospettive sul caso. L’avvocato di Epic Games, Gary Bornstein, ha dipinto Google come un bullo spietato che utilizza una strategia di “corrompi e blocca” per scoraggiare la concorrenza contro il suo Play Store per le app Android.
Dall’altra parte, l’avvocato di Google, Jonathan Kravis, ha attaccato Epic Games, definendolo un produttore di giochi interessato solo al proprio guadagno e che utilizza i tribunali per risparmiare denaro mettendo a rischio un ecosistema che ha generato miliardi di smartphone Android per competere con Apple e il suo iPhone.
La decisione della giuria
Dopo aver ascoltato due ore di argomentazioni finali da parte dei legali delle due parti, la giuria, composta da nove persone, ha raggiunto una decisione unanime a favore di Epic Games. La giuria ha visto il Play Store di Google attraverso una lente diversa, nonostante tecnicamente Google consenta il download di app Android da diversi negozi, a differenza di Apple che vieta questa possibilità per l’iPhone.
Cosa succederà ora?
Ora spetta al giudice, James Donato, determinare quali misure Google dovrà adottare per porre fine ai comportamenti illegali nel Play Store. Il giudice ha indicato che terrà udienze sulla questione durante la seconda settimana di gennaio. Nel frattempo, Epic Games ha festeggiato la vittoria, definendola una vittoria per tutti gli sviluppatori di app e i consumatori di tutto il mondo.
Google, d’altra parte, ha annunciato che intende appellarsi contro il verdetto, sostenendo che Android e il Play Store offrono più scelta e apertura rispetto ad altre piattaforme mobili.