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Google amplia l’accesso ai riassunti AI: novità per tutti gli utenti

Google amplia l’accesso ai riassunti AI: novità per tutti gli utenti

By auroraoddi

Google ha recentemente annunciato di aver introdotto una nuova funzionalità di ricerca basata sull’intelligenza artificiale che mostrerà agli utenti una sezione riassuntiva in cima ai risultati di ricerca.

Questa sezione, generata grazie alla tecnologia AI generativa di Google, solitamente era visibile solo agli utenti che avevano scelto di attivare l’esperienza di ricerca generativa (SGE) nella piattaforma Search Labs. Tuttavia, secondo quanto riportato da Search Engine Land, Google ha iniziato ad aggiungere questa funzionalità solo per “una parte delle query e per un piccolo numero di utenti negli Stati Uniti“.

L’introduzione di SGE e l’apertura di accesso a Gemini

Google ha presentato l’esperienza di ricerca generativa (SGE) durante la sua conferenza per sviluppatori I/O nel maggio dello scorso anno, poco dopo aver reso accessibile Bard, ora chiamato Gemini. Entro novembre, questa funzionalità è stata estesa a 120 paesi, supportando anche lingue diverse dall’inglese. Tuttavia, l’esperienza SGE rimaneva ancora un’opzione attivabile dall’utente.

Secondo quanto riportato da Search Engine Land, Google ha deciso di mostrare questa sezione generata dall’AI anche agli utenti che non l’hanno attivata per due motivi principali: quando l’utente effettua una query complessa o quando Google ritiene che l’utente potrebbe trarre beneficio da informazioni provenienti da più fonti. Ad esempio, “Come rimuovere macchie da pareti dipinte” potrebbe essere un’espressione di ricerca in cui la sezione generata dall’AI viene mostrata.

Google sta testando l’AI generativa per migliorare i risultati di ricerca

Secondo i rapporti, Google ha dichiarato che mostrerà le sezioni generate dall’AI solo se ha la certezza che queste forniranno informazioni migliori rispetto ai risultati di ricerca tradizionali. La società sta conducendo questi test per ottenere feedback da un numero maggiore di utenti, in particolare da coloro che non hanno scelto di attivare questa funzionalità. In questo modo, Google spera di capire meglio come l’AI generativa può servire coloro che potrebbero non essere esperti di tecnologia o che potrebbero non essere interessati a questo tipo di funzionalità.

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