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Google Search Generative Experience: la rivoluzione della ricerca senza link

Google Search Generative Experience: la rivoluzione della ricerca senza link

By mariapinacoico96

Durante l’evento Google I/O dedicato agli sviluppatori, Big G ha annunciato il nuovo motore di ricerca basato sull’IA generativa: Search Generative Experience (SGE). L’obiettivo di Google è migliorare e semplificare le ricerche online.

Oggi, gli utenti devono fare molte ricerche prima di trovare la risposta che soddisfa la loro domanda: con l’intelligenza artificiale, Big G vuole cambiare questa situazione. Lo scopo è di dare all’utente la risposta più adeguata a una query in tempi brevissimi. Così, l’utente non dovrà perdere tempo a cercare tra i vari link e potrà avere subito la soluzione che cerca.

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Come funziona Google Search Generative

Search Generative Experience (SGE) è una rivoluzionaria funzionalità di Google che trasforma l’esperienza di ricerca degli utenti. Oltre alla barra di ricerca, infatti, appare un riquadro sfumato che riassume le informazioni essenziali che fanno da “contesto” alla query.

Si tratta di una breve introduzione allo stato dell’arte di un certo argomento, corredata da dei link per approfondire. Questo consente agli utenti di avere una base solida nella loro ricerca di informazioni, offrendo loro una visione d’insieme dell’argomento che li interessa. I link alle risorse conducono agli approfondimenti, forniti dalle fonti che Google reputa più autorevoli tra editori, creatori di contenuti, aziende.

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Google Search Generative, è davvero affidabile?

Per quanto Google Search Generative sembri una buona idea, almeno nelle intenzioni di Big G, chi ha avuto modo di testarlo (Piltch, editor-in-chief di Tom’s Hardware), ha notato diversi difetti. L’attuale versione del motore di ricerca basato sull’IA generativa, infatti, nasconde i link ai siti web (risultati organici) e non cita le fonti delle risposte.

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