TECNOLOGIA, INTERNET TRENDS, GAMING, BIG DATA

Google e Meta devono miliardi agli editori USA

Google e Meta devono miliardi agli editori USA

By auroraoddi

La questione del valore del contenuto prodotto dalle agenzie di stampa e diffuso sui social media e sulle piattaforme di ricerca è diventata sempre più importante mentre i governi di tutto il mondo spingono Google e Meta a pagare per le notizie che diffondono. L’Australia ha aperto la strada con il suo Codice di Contrattazione dei Media, approvato nel 2021, e il Canada ha approvato una legge simile chiamata C-18 all’inizio di quest’anno.

A livello globale, leggi simili sono in considerazione in almeno una dozzina di altri paesi. Negli Stati Uniti, il Journalism Competition and Preservation Act è bloccato al Senato, ma è ancora vivo, e il Journalism Preservation Act della California è in fase di valutazione attiva in quello stato. In risposta a quello che sembra essere un movimento globale per far pagare alle aziende tecnologiche le notizie che aggiungono tanto valore ai loro prodotti, Google e Meta

Il valore del giornalismo per Google e Meta

Secondo una ricerca recente condotta da Anya Schiffrin, Haaris Mateen, Patrick Holder e Haris Tabakovic, il valore del giornalismo e delle informazioni prodotte dagli editori statunitensi per Google e Meta potrebbe ammontare fino a 13,9 miliardi di dollari all’anno. Questa cifra rappresenta un’importante opportunità per gli editori di monetizzare il loro contenuto e compensare il lavoro giornalistico svolto.

Leggi a livello globale

L’Australia è stata uno dei primi paesi a introdurre il Codice di Contrattazione dei Media, che obbliga le piattaforme digitali a negoziare con gli editori il compenso per l’uso delle loro notizie. Questa legge è stata approvata nel 2021 e ha creato un precedente significativo per altri paesi che stanno considerando misure simili.

Il Canada ha seguito l’esempio dell’Australia con la legge C-18, che richiede a Google e Meta di pagare gli editori per le notizie diffuse sulle loro piattaforme. Almeno una dozzina di altri paesi, tra cui il Regno Unito, la Francia e la Germania, stanno valutando l’adozione di leggi simili. Negli Stati Uniti, il Journalism Competition and Preservation Act è ancora in fase di discussione al Senato, mentre in California è in corso la valutazione del Journalism Preservation Act. Questi sforzi legislativi mirano a garantire che le aziende di tecnologia paghino una giusta compensazione agli editori per il valore del loro contenuto.

La sfida del valore del giornalismo

Determinare il valore del giornalismo e delle informazioni prodotte dagli editori è una sfida complessa. Molti editori hanno sperimentato una diminuzione delle entrate pubblicitarie a causa della crescente presenza di Google e Meta nel mercato pubblicitario online. Sebbene le piattaforme digitali abbiano contribuito a diffondere le notizie in modo più ampio, gli editori sostengono che dovrebbero essere adeguatamente compensati per la produzione di contenuti di qualità che attirano l’attenzione degli utenti e generano entrate pubblicitarie per le piattaforme stesse.

La ricerca condotta da Schiffrin, Mateen, Holder e Tabakovic offre una stima del valore del giornalismo per Google e Meta, fornendo un’indicazione di quanto dovrebbero pagare agli editori per il loro contributo.

Impatto sul futuro del giornalismo

La questione del pagamento delle aziende tecnologiche per il valore delle notizie è un tema cruciale per il futuro del giornalismo. Gli editori devono affrontare sfide economiche sempre maggiori, mentre le entrate pubblicitarie si spostano verso le piattaforme digitali. Se Google e Meta pagassero gli editori per il valore del loro contenuto, potrebbe esserci una maggiore sostenibilità finanziaria per le organizzazioni giornalistiche.

Ciò potrebbe consentire loro di investire in giornalisti e risorse per produrre un giornalismo di qualità e indipendente. Allo stesso tempo, le aziende tecnologiche potrebbero continuare a beneficiare dell’accesso alle notizie prodotte dagli editori, mantenendo la loro posizione di dominio nel settore delle informazioni online.

%d