Meta contesta le restrizioni UE sui giganti digitali

17/11/2023
Meta, l’azienda proprietaria di Facebook, ha annunciato mercoledì che avrebbe presentato un appello contro l’inclusione di Messenger e Marketplace nelle restrizioni severe sui giganti digitali introdotte dall’UE a settembre. La Commissione europea sta lavorando a un’agenda legislativa densa per introdurre una regolamentazione più rigorosa per le grandi aziende tecnologiche, sostenendo la necessità di proteggere i consumatori europei online e promuovere la concorrenza in un settore dominato dai giganti statunitensi.
A settembre, è stata annunciata una lista di 22 aziende, tra cui Meta, Apple e ByteDance, la società madre di TikTok, che saranno soggette a nuove restrizioni severe nell’ambito dell’applicazione del Digital Markets Act (DMA). Questa legge obbligherà le aziende più grandi a cambiare il loro modo di operare secondo una lista di cose da fare e da non fare, con l’obiettivo di creare un mercato più equo.
Meta ha dichiarato di fare appello all’inclusione di Messenger e Marketplace nella legislazione, sostenendo la necessità di chiarimenti su punti specifici di legge riguardanti la designazione di queste piattaforme nell’ambito del DMA. Tuttavia, l’azienda ha sottolineato che questo appello non influirà sul suo impegno a conformarsi al DMA e che continuerà a lavorare in modo costruttivo con la Commissione europea per prepararsi alla conformità.
La Commissione europea non ha ancora commentato il ricorso presentato da Meta.
Digital Markets Act (DMA) e i “gatekeeper”
A settembre, la Commissione europea, il potente organo antitrust dell’UE, ha identificato 22 servizi “core” appartenenti a cinque colossi tecnologici statunitensi – Alphabet (la casa madre di Google), Amazon, Apple, Meta, Microsoft – e ByteDance, l’azienda cinese proprietaria di TikTok. Queste aziende devono conformarsi pienamente al DMA entro il 6 marzo 2024.
Lo status di “gatekeeper” si applica quando un servizio ha più di 45 milioni di utenti attivi mensili e più di 10.000 utenti commerciali attivi all’anno stabiliti nell’UE. Uno degli obiettivi principali del DMA è impedire ai grandi attori di ostacolare il progresso delle piccole aziende che potrebbero diventare concorrenti, acquisendole attraverso acquisizioni.
L’UE è stata in prima linea a livello globale nella sfida ai giganti tecnologici. Il DMA, insieme alla Digital Services Act (DSA), fornisce alla Commissione europea strumenti più potenti per affrontare le aziende tecnologiche che, secondo i critici, hanno a lungo agito a scapito degli utenti senza restrizioni.
L’appello di Meta
Meta ha deciso di fare appello all’inclusione di Messenger e Marketplace nel DMA, cercando chiarimenti su specifici punti di legge. L’azienda ha sottolineato, tuttavia, che questo appello non influirà sul suo impegno a conformarsi alla legislazione e che continuerà a collaborare con la Commissione europea in modo costruttivo per prepararsi alla conformità.
Secondo il portavoce di Meta: “Questo appello cerca chiarimenti su specifici punti di legge riguardanti la designazione di Messenger e Marketplace nell’ambito del DMA. Non altera né detrarre dal nostro fermo impegno a conformarci al DMA e continueremo a lavorare in modo costruttivo con la Commissione europea per prepararci alla conformità“.
La decisione di Meta di presentare un appello è un segnale che l’azienda intende difendere la sua posizione e cercare di ottenere ulteriori chiarimenti sulla sua inclusione nel DMA.
Impatto del Digital Markets Act (DMA)
Il DMA è un importante passo avanti nella regolamentazione delle grandi aziende tecnologiche nell’UE. Con l’obiettivo di creare un mercato più equo e promuovere la concorrenza, il DMA richiede alle aziende “gatekeeper” di adottare determinate pratiche e di evitare comportamenti anticoncorrenziali.
Le aziende coinvolte nel DMA devono rispettare le regole entro il 6 marzo 2024. Queste regole includono l’obbligo di condividere determinati dati con i concorrenti, l’obbligo di consentire l’interoperabilità tra diverse piattaforme e l’obbligo di evitare discriminazioni nei confronti dei concorrenti.
Il DMA mira anche a impedire alle grandi aziende di acquisire piccole aziende in modo da ostacolare la concorrenza. Questa disposizione è importante per garantire che le aziende più piccole abbiano la possibilità di crescere e competere sul mercato.
Le reazioni all’appello di Meta
La decisione di Meta di presentare un appello ha suscitato reazioni diverse. Alcuni sostengono che l’appello sia un tentativo dell’azienda di ritardare l’attuazione delle nuove regole e di mantenere il proprio potere sul mercato. Altri, invece, credono che Meta abbia legittimi motivi per richiedere chiarimenti sulla sua inclusione nel DMA.
La Commissione europea non ha ancora commentato l’appello di Meta. Tuttavia, è probabile che l’organismo si pronunci a breve sulla questione.