Google lancia l’assistente vocale per chi ha difficoltà nel parlare
17/11/2021
Google ha progettato e rilasciato “Project Relate”, un’applicazione che svolge il ruolo di assistente vocale aggiuntivo e sa riconoscere i disturbi del linguaggio. In questo modo, le persone che hanno queste patologie, a prescindere dal livello di gravità, possono ricorrere all’assistente di BigG e al comando vocale. Il lancio di quest’applicazione rientra in un progetto più ampio, fatto di ricerche e studi portati avanti da tempo, che hanno come obiettivo quello di migliorare il riconoscimento vocale di Google Assistant ed altre funzionalità ad esso collegate. In questo modo, gli esperti di Mountain View vogliono che le app siano maggiormente inclusive, diventando fruibili anche per quegli utenti che, a causa di patologie neurologiche o disturbi del linguaggio, mostrano problemi importanti nel parlare.
Al momento, Project Relate, è disponibile solo in lingua inglese, fruibile dagli utenti del Canada (parte statunitense), Australia e Nuova Zelanda; coloro che volontariamente vorranno partecipare all’implementazione dell’assistente vocale dovranno registrarsi, ma dovranno avere due requisiti: essere maggiorenni e avere una difficoltà nel linguaggio, tanto che gli altri hanno problemi nel comprendere il loro modo di parlare. I partecipanti, poi, devono avere a disposizione anche un account Google ed uno smartphone Android, con il compito di registrare 500 frasi, da portare avanti in un arco temporale che va tra i 30 e i 90 minuti. A seguito della condivisione dei vocali ottenuti, i volontari potranno accedere a tre opzioni legate a Relate. L’assistente scriverà il testo in live e metterà a disposizione anche la funzionalità “Ripeti”, con il compito di ripetere, attraverso una “voce chiara e sintetizzata”, quanto detto dall’utente.