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In America la startup che scova gli UFO

In America la startup che scova gli UFO

By Martina Di Giannantonio

Da sempre l’uomo è alla ricerca di tracce di altre possibili forme di vita extra-terrestri. Sempre di più sono le testimonianze di persone che sono state protagoniste di avvistamenti degli UFO. Si crede però che il governo americano cerchi in tutto i modi di nascondere queste informazioni e tenerle segrete al mondo intero. Dalla Silicon Valley arriva però una novità, cioè una start-up nata con l’obiettivo di scovare quelli che, in inglese, vengono chiamati “unidentified aerial phenomena” (Uap). La startup si chiama Uap eXpeditions, ed è guidata da un ex scienziato della NASA. Grazie ai soldi di alcuni investitori della Silicon Valley, un team di professionisti di grande esperienza testerà sul campo nuove tecnologie correlate ai fenomeni aerei non identificati.

Dopo la rivelazione di questa estate della Marina degli Stati Uniti, che considera gli UFO e i Fenomeni Aerei Non Identificati come reali, è stato messo in piedi questo progetto per rintracciare questi oggetti al largo delle coste della California. Con l’aiuto di alcuni dei cacciatori di UFO della Silicon Valley, Uap eXpeditions sarà in grado di prevedere, trovare, osservare e documentare i diversi Fenomeni Aerei Non Identificati, per poi studiarli e analizzarli. Al fine di fare ciò verranno messe in campo le classiche tecniche di osservazione, integrate con le più recenti tecnologie sperimentali.

La Uap eXpeditions è un’organizzazione no-profit registrata a nome di Kevin Day, ex sottoufficiale capo della Marina degli Stati Uniti. Nel 2004 partecipò al Nimitz Carrier Strike Group sulla USS Princeton, diventando testimone del famoso “incidente UFO della Nimitz”. Si tratta dell’avvistamento di un oggetto ovale biancastro dalle dimensioni di un aereo commerciale, che venne inseguito da due aerei da combattimento della Marina. La Nimitz ha assistito all’episodio al largo della costa di San Diego registrandone le dinamiche. È grazie a questa esperienza che Day ha deciso così di spingersi e lanciarsi ufficialmente alla caccia degli UFO.

Lo scienziato a capo della startup è invece il dottor Kevin Knuth, ex esponente dell’Ames Reasearch Center della NASA, specializzato nell’apprendimento automatico e nello studio degli esopianeti. Lo scienziato ha rivelato che il progetto sarà costituito di due fasi. Prima di tutto, il team otterrà le attuali immagini satellitari della zona intorno all’isola di Catalina, per determinare se questi oggetti volanti possono essere effettivamente osservati. Dopodiché, queste immagini verranno monitorate sia manualmente che utilizzando l’apprendimento automatico, e verrà costruito così un database di rilevazioni e classificazioni. Se le immagini rileveranno una strana concentrazione di questi oggetti sconosciuti, allora il team avrà il via libera per andare a caccia degli UFO. Durante la seconda fase, prevista per il novembre 2020, invece, verrà messa una grande imbarcazione al largo della costa della California, con tutte telecamere e sensori in grado di rilevare e registrare attività aeree anomale.

Lo scopo quindi di tutto il progetto sembrerebbe cercare di ottenere informazioni e dati ufficiali, provati e garantiti, in modo da poter combattere lo scetticismo che avvolge questo campo d’indagine.   

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