PWM Dimming: cos’è e come protegge i tuoi occhi

10/09/2023
Se hai mai guardato il tuo schermo di telefono o computer e avvertito l’insorgere di un fastidioso mal di testa, dovresti sapere che le ragioni possono essere varie, ma una di esse potrebbe essere la sensibilità al PWM Dimming.
Ma cosa significa PWM Dimming? In parole povere, è un “trucco” utilizzato dai produttori di dispositivi per ingannare il nostro occhio, facendo sembrare che la luminosità dello schermo diminuisca. Con la diffusione dei pannelli OLED, soprattutto nei telefoni, questa tecnica è diventata sempre più comune.
In questo post, dunque, esploreremo i motivi alla base del suo utilizzo, cosa fare se ne sei sensibile e se esistono alternative. Inoltre, apprenderai alcune strategie su come ridurre i fastidiosi riflessi sullo schermo del tuo computer.
Cos’è il PWM Dimming?
Il PWM Dimming è una tecnica che sfrutta il segnale digitale per modulare la luminosità dello schermo. Nei segnali digitali, come quelli inviati dai nostri smartphone e PC per la retroilluminazione, ci sono solo due stati: acceso e spento.
Questa caratteristica presenta una sfida, perché per regolare la luminosità in modo continuo come un segnale analogico, sarebbe necessario utilizzare un costoso controller analogico. Per superare questa difficoltà, si utilizza il PWM, che sta per Pulse Width Modulation (Modulazione di Larghezza d’Impulso).
Questa tecnica crea una frequenza molto rapida di stati “on” e “off” del segnale, misurata in Hz, per simulare una regolazione continua come quella di un segnale analogico. Ad esempio, per ottenere una luminosità al 60%, il segnale viene mantenuto acceso per il 60% del tempo e spento per il restante 40%.
Perché dovrebbe interessarti il PWM Dimming?
Le basse frequenze di PWM, inferiori a 400 Hz, possono affaticare la vista, causando contrazioni delle pupille, nausea e mal di testa. Per preservare la vista, è consigliabile mantenere la luminosità tra il 30% e il 40%, ma questa regolazione può essere difficile da gestire. La variabilità tra dispositivi elettronici è elevata, con alcuni che utilizzano il PWM a frequenze diverse. Alcune persone potrebbero avere problemi anche con schermi ad alta frequenza, mentre altre potrebbero non percepire alcun disagio.
Cosa fare se riscontri problemi?
Se sei sensibile al PWM, potrai prendere alcune precauzioni per ridurre il disagio:
- Sottoponiti un esame della vista per verificare se l’astigmatismo influisce sulla sensibilità al PWM;
- Disattiva la luminosità automatica e regola la luminosità manualmente o tramite un’app che la adatta all’ora del giorno;
- Evita di utilizzare il telefono in una stanza buia per ridurre il contrasto;
- Mantieni la luce ambientale al livello dello schermo e verifica se le lampadine di casa sfarfallano;
- Evita il tema scuro, poiché i display AMOLED utilizzano più spesso il PWM dimming su colori più scuri;
- Inoltre, potrai beneficiarne bloccando la frequenza di aggiornamento dello schermo.
Infine, se soffri di sensibilità al PWM, potresti considerare l’acquisto di un dispositivo che utilizza una regolazione ibrida della luminosità o ha una frequenza PWM molto elevata.
Cos’è il PWM sui PC?
Anche gli schermi dei computer, inclusi laptop e monitor desktop, possono utilizzare il PWM. Trova una lista di dispositivi testati da Notebookcheck.net per scegliere un computer che non utilizzi il PWM o lo utilizzi a frequenze elevate.
Se hai già un dispositivo con PWM, potresti regolare il contrasto e il colore tramite la scheda video per ridurre l’effetto, ma questo, però, potrebbe influire sull’autonomia della batteria. Finché i produttori non diventeranno più sensibili a questo problema, le opzioni saranno limitate. Ora, potrai preservare le problematiche dovute ai PWM, insomma, basta mal di testa!