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Spotify riduce la forza lavoro a livello globale

Spotify riduce la forza lavoro a livello globale

By auroraoddi

Spotify, il famoso servizio di streaming musicale, ha annunciato di aver programmato una riduzione del personale per la terza volta nel corso di quest’anno. In una nota stampa diffusa dal CEO Daniel Ek, si apprende che saranno tagliati 1.500 posti di lavoro, pari al 17% della forza lavoro complessiva dell’azienda. Ek ha deciso di effettuare questi tagli immediatamente, anziché in maniera graduale nel corso del tempo, a causa delle sfide che si prospettano per il futuro.

La decisione di Spotify ridimensionare il personale

Ek ha spiegato che, nonostante i recenti risultati positivi e la buona performance dell’azienda, è necessario effettuare una riduzione così significativa per raggiungere gli obiettivi finanziari prefissati. Inizialmente, si era considerata l’opzione di effettuare tagli minori nel corso del 2024 e del 2025, ma alla fine si è optato per una riduzione sostanziale dei costi. Tuttavia, Ek è consapevole che questa decisione avrà un impatto doloroso sul team.

L’espansione di Spotify nel corso del 2020 e del 2021 è stata possibile grazie ai costi di capitale più bassi. Secondo Ek, gli investimenti effettuati hanno contribuito all’aumento della produttività e alla solida crescita della piattaforma. Nonostante i tagli di personale avvenuti l’anno scorso, con il licenziamento del 6% dei dipendenti all’inizio del 2023 e di un ulteriore 2% a maggio, la struttura dei costi rimane ancora troppo elevata rispetto agli obiettivi aziendali.

I dettagli dei tagli di Spotify

Prima di questi tagli, Spotify contava circa 9.000 dipendenti, pertanto l’ultima riduzione comporterà la perdita del lavoro per circa 1.500 dipendenti. La maggior parte di questi posti di lavoro, 4.300, si trovava negli Stati Uniti nel 2022. Per attenuare l’impatto di questa decisione, Ek ha assicurato che Spotify fornirà un sussidio di disoccupazione pari a cinque mesi di stipendio medio, coprirà l’assistenza sanitaria per tutto il periodo di disoccupazione e fornirà supporto per la ricerca di un nuovo impiego o per eventuali problematiche legate all’immigrazione.

Ek ha sottolineato che, per la prossima fase dell’azienda, è necessario essere più efficienti e snelli. Lo scorso mese, Spotify ha annunciato un nuovo modello di royalty che garantirà una maggiore remunerazione agli artisti e ridurrà le tracce di streaming fraudolente. Nonostante il fatto che Spotify abbia registrato una crescita costante dal suo lancio e conti attualmente 574 milioni di utenti attivi mensilmente, l’azienda ha sempre faticato a generare profitti, fatta eccezione per l’ultimo trimestre.

Impatto sulle persone coinvolte

Nonostante le assicurazioni di Ek riguardo a ulteriori informazioni sulle conseguenze di questa decisione, per molti dipendenti si tratta di un brutto colpo, soprattutto perché i licenziamenti avvengono poco prima delle festività natalizie. Spotify si è impegnata a fornire supporto a coloro che perderanno il lavoro, ma la situazione rimane difficile per chi si trova improvvisamente senza occupazione.

La riduzione del personale di Spotify rappresenta un momento difficile per l’azienda e per coloro che saranno coinvolti. Tuttavia, Ek ha sottolineato che questa decisione è necessaria per garantire la sostenibilità e il successo a lungo termine dell’azienda.

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