WhatsApp apre le porte: arriva il supporto chat di terze parti
09/02/2024
WhatsApp, una delle app di messaggistica più popolari al mondo, si sta preparando per un’importante novità: il supporto alle chat di terze parti. Secondo una recente intervista a Dick Brouwer, direttore dell’ingegneria presso WhatsApp, l’azienda è pronta ad offrire l’interoperabilità sulla piattaforma con oltre 2 miliardi di utenti.
L’interoperabilità sotto il Digital Markets Act
L’Unione Europea ha concordato l’inclusione dell’interoperabilità delle chat sotto il Digital Markets Act (DMA) nel 2022. Questa regola impone ai “gatekeeper” come WhatsApp e Messenger di aprire i loro servizi ad altre app di messaggistica. Meta, l’azienda madre di WhatsApp, sta anche lavorando per aggiungere il supporto ad altre app di messaggistica a Messenger.
Inizialmente, queste esperienze si concentreranno sulle chat uno-a-uno, in cui le persone potranno inviare testi, audio, video, immagini e file attraverso diverse app. Secondo quanto riportato da WABetaInfo in precedenza, questa esperienza vivrà in un nuovo sottomenu chiamato “Chat di terze parti”.
Una scelta consapevole per la privacy e la sicurezza
Dick Brouwer ha sottolineato che l’esperienza delle chat di terze parti sarà una scelta consapevole per gli utenti di WhatsApp. Saranno in grado di decidere se desiderano o meno partecipare allo scambio di messaggi con app di terze parti. Questa scelta è importante per evitare problemi di spam e frodi.
“Io posso scegliere se voglio o meno partecipare allo scambio di messaggi con terze parti. Questo è importante, perché potrebbe essere una grande fonte di spam e frodi”, ha affermato Brouwer.
L’accordo per l’interoperabilità
Le aziende che desiderano essere interoperabili con il sistema di Meta dovranno firmare un accordo, i dettagli del quale non sono ancora pubblici. WhatsApp richiederà la crittografia end-to-end per abilitare l’interoperabilità. Tuttavia, le recenti modifiche annunciate da Apple all’App Store potrebbero indicare che i termini potrebbero non essere così semplici.
Inoltre, il fondatore di Matrix, il protocollo di messaggistica open source, ha affermato che ha lavorato con WhatsApp su base sperimentale per rendere il protocollo compatibile con la crittografia end-to-end.
Possibili implicazioni sulla privacy e la sicurezza
Brouwer ha anche sottolineato che le chat di terze parti potrebbero non raggiungere la stessa parità di funzionalità delle chat native di WhatsApp, poiché l’interoperabilità potrebbe aprire nuovi problemi di privacy e sicurezza.