Alcuni esempi e applicazioni dell’Internet delle Cose

Alcuni esempi e applicazioni dell’Internet delle Cose

14/01/2020 0 By Redazione

Internet delle Cose, dall’inglese Internet of Things, è un termine nuovo che sta ad indicare l’evoluzione degli oggetti nel loro modo di connettersi ad Internet e rendersi così riconoscibili e acquisire intelligenza. Collegandosi alla rete tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo. Tutti questi oggetti che sono alla base dell’Internet delle Cose vengono chiamati smart objects, in italiano oggetti intelligenti, e hanno diverse capacità e funzionalità tra cui la connessione, la localizzazione e la capacità di elaborare dati e interagire con l’ambiente esterno. Per esempio, ci sono sveglie che suonano prima nel caso in cui c’è traffico, oppure esistono dei vasetti dei medicinali che avvertono i familiari nel caso in cui le medicine non sono state prese, e anche delle scarpe da ginnastica in grado di trasmettere informazioni come i tempi, la velocità e la distanza per poter gareggiare in tempo reale con altre persone intorno al mondo.

Sono sempre di più i dispositivi connessi che rappresentano così fonti importantissime di dati che, una volta processati, danno la possibilità di offrire sempre nuovi servizi. Sono sempre di più anche gli ambiti in cui questi dispositivi vengono utilizzati, come la pubblica amministrazione, la sanità e i trasporti.

Pensando ad un esempio più concreto si potrebbe pensare ad una Smart home, con elettrodomestici e dispositivi controllati a distanza che dialogano tra loro in modalità wireless. Le serrature che si possono aprire e chiudere solamente con un semplice gesto sullo smartphone, così come l’impianto di climatizzazione, il frigorifero che avverte quando un alimento sta per finire o sta per scadere, e il termostato che regola automaticamente la temperatura dell’appartamento.

Altra applicazione dell’Internet delle Cose può essere la Smart city & Smart environment, ossia la città e l’ambiente intelligente, in cui c’è un continuo monitoraggio e gestione dei mezzi per il trasporto pubblico, dell’illuminazione pubblica e dei parcheggi.

Esiste anche la Smart car, auto intelligente, in cui esiste una connessione tra veicoli e tra questi e l’infrastruttura per la rilevazione e la prevenzione di incidenti grazie alla geolocalizzazione. È possibile che i semafori dotati di rilevatori di traffico, che si attivano in caso di rallentamenti, inviino queste informazioni agli automobilisti per percorrere strade alternative e per deviare il traffico facendo così risparmiare anche carburante, rendendo meno inquinante le città.Ma l’Internet delle Cose può essere applicata anche ad altri ambiti come quello agricolo. Le piante, per esempio, possono essere collegate anch’esse alla rete con dei sensori che regolano il fabbisogno d’acqua, di luce e di concimazione. Anche qui ci sarebbe un notevole risparmio, ma in questo caso sarebbe di acqua, che permette di non sprecare una risorsa ambientale che ad oggi è non preziosa ma di più.