Come richiedere il bonus benzina 2022?

Come richiedere il bonus benzina 2022?

21/08/2022 0 By Redazione

Il caro carburanti sta mettendo in difficoltà le famiglie italiane che, sempre più spesso, devono decidere come ottimizzare l’uso quotidiano della propria auto.

Se questo è facile per i giri della spesa che possono essere programmati utilizzando i percorsi più brevi includendo l’accompagnamento dei figli a scuola e usando l’auto solo quando serve, non è altrettanto semplice per chi, a causa della carenza o degli orari poco comodi dei trasporti pubblici, deve utilizzare l’automobile o lo scooter per andare al lavoro.

Proprio per contenere gli impatti economici che l’aumento del prezzo dei carburanti hanno avuto e stanno avendo sull’economia delle famiglie italiane il Governo ha inserito nel Decreto Legge 211 del 21 marzo 2022 (convertito nella Legge 512/2022) la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare ai propri dipendenti buoni benzina per un importo massimo di 200 euro per lavoratore.

Dal punto di vista fiscale i buoni benzina, di valore complessivo inferiore a 500.000 lire (258,23 euro) non contribuisco a formare il reddito imponibile e pertanto sono da considerarsi “netti in busta”.

Il decreto che li ha introdotti e la successiva circolare della direzione dell’Agenzia per le Entrate pongono un solo limite per l’erogazione del bonus benzina: il lavoratore deve essere dipendente di un’azienda, o meglio di un datore di lavoro, privato. Nessun limite al reddito complessivo del lavoratore ma l’esclusione automatica di tutti i dipendenti del settore pubblico quindi i dipendenti delle varie amministrazioni dello Stato chiaramente indicate nell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Il bonus benzina, come qualsiasi altro benefit concesso dall’azienda, viene concesso volontariamente dal datore di lavoro ai suoi dipendenti o solo ad alcuni di loro. Quindi il lavoratore non dovrà fare nessuna domanda ma aspettare che il titolare dell’azienda alla quale presta la propria opera decida di erogare il beneficio.

Dal punto di vista fiscale l’azienda riceve un beneficio in quanto potrà detrarre integralmente il costo dei buoni benzina, erogati sotto forma di buoni o voucher con una scadenza precisa e non sotto forma di danaro, dal reddito d’impresa.

Bonus benzina nel dettaglio

Nella circolare dell’Agenzia delle Entrate è precisato che il bonus benzina, che il legislatore ha introdotto per indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi derivanti dal cosiddetto “caro carburanti” non dipendono dalla tipologia di alimentazione del veicolo posseduto o usato dal lavoratore ma sono “ad personam”.

Ne consegue che anche chi possiede un’auto elettrica potrà godere del beneficio. Inoltre il bonus benzina non concorre a formare il tetto di 258,23 euro stabilito nelle norme del Testo Unico delle Imposte Dirette e quindi, per esempio, se un lavoratore percepisce un bonus benzina di 250 euro e altri bonus (buoni pasto, voucher o altro) per 200 euro la somma complessiva di 450 euro non farà parte del reddito imponibile mentre nel caso in cui il bonus benzina sia di 100 euro e altri bonus raggiungano i 300 euro le tasse saranno pagate includendo quest’ultima cifra.

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