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Cose che devi sapere se vuoi cancellare notizie da Google

Cose che devi sapere se vuoi cancellare notizie da Google

By Rosy Chianese

Concludiamo oggi la nostra rassegna parlando, ancora una volta, del diritto all’oblio. Vediamo tutto quello che devi sapere per cancellare notizie da Google.

Se hai bisogno di assistenza per eliminare notizie da internet contatta Cyber Lex telefonicamente al numero 0639754846 o via email info@cyberlex.net

Le domande frequenti di Google

In merito al diritto all’oblio, le domande che si pongono gli utenti sono davvero molte, soprattutto sulle modalità ed i criteri di rimozione delle notizie da Google. Purtroppo, sul web, sta diventando sempre più frequente che notizie e contenuti ledono alla reputazione di un utente e che, a sua volta, si ripercuotono sulla sua vita privata e professionale. Una delle domande più gettonate che gli utenti si pongono è come funziona la procedura di Google? Google chiarisce che per poter presentare la richiesta per cancellare notizie da internet, la prima cosa da fare è compilare un apposito modulo web. Dopo averlo compilato verrà inviata, in automatico, la conferma di ricezione della richiesta, che verrà poi valutata dal motore di ricerca. Esistono casi in cui Google potrebbe chiedere ulteriori informazioni ed una volta che la richiesta sarà evasa, l’utente riceverà una mail sia in caso positivo che negativo. In quest’ultima caso verranno anche spiegati i motivi per la quale non si è potuto accogliere la richiesta presentata. Un’altra domanda, invece, è se le pagine vengono rimosse completamente dai risultati di ricerca. In questo caso il motore di ricerca chiarisce che le pagine vengono eliminate soltanto dai risultati relativi a query che contengono il nome della persona. Verranno rimossi gli URL da tutti i domini europei della ricerca e verranno utilizzati dei segnali di geolocalizzazione per limitare l’accesso all’URL.

La guida informatica di Cyber Lex

Il Regolamento europeo disciplina il diritto all’oblio e riconosce la possibilità, da parte di ogni cittadino, di rimuovere notizie dal web. Ma quando sussiste l’obbligo di cancellazione delle proprie informazioni personali? Tale obbligo sussiste in determinati casi, tra cui quando:

  • i dati personali non sono più necessari allo scopo per le quali sono stati trattati o raccolti;
  • è stato revocato il consenso su cui si basa il trattamento da parte dell’interessato;
  • non si può procedere al trattamento dei dati in quanto non vi è motivo legittimo;
  • i dati sono stati trattati in modo illecito.

Ma Il diritto all’oblio, in alcuni casi, può anche essere limitato. Tale limitazione è presente quando:

  • viene esercitato il diritto alla libertà di espressione e d’informazione;
  • si adempie ad un obbligo giuridico che richiede il trattamento previsto dal diritto dell’Unione o dello Stato membro cui è soggetto il titolare del trattamento o per far fronte ad un compito svolto nel pubblico interesse oppure quando vengono esercitato poteri pubblici di cui è investito il titolare del trattamento;
  • i motivi del trattamento dei dati rientrano nell’interesse pubblico nel settore della sanità pubblica;
  • sono stati trattati dei dati a fini dell’archiviazione del pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici;
  • sono utili per l’accertamento, l’esercizio o la difesa di un diritto in sede giudiziaria.

Gli orientamenti della Cassazione

In ambito giuridico molto spesso vediamo “combattere” due diritti contrapposti: il diritto all’oblio ed il diritto di cronaca. Diventa molto più evidente questo contrasto quando le vicende riportano dei reati particolarmente interessanti per la stampa. Pensiamo, ad esempio, al caso di corruzione di un politico o all’arresto per droga di un noto attore. Ecco, in questi casi, in molti si chiedono come si bilanciano questi due diritti? Il diritto all’oblio, come abbiamo detto più volte, è il diritto di non vedere più diffuse informazioni personali lesive e pregiudizievoli della propria reputazione, tanto che viene anche nominato il diritto ad essere dimenticati. 

Il diritto di cronaca, invece, consiste nella possibilità di pubblicare e diffondere notizie veritiere di rilievo pubblico, tramite un pertinente linguaggio, quindi che non sia gratuitamente offensivo. Secondo la Cassazione il diritto all’oblio può essere considerato una consegna naturale di una corretta applicazione dei principi del diritto di cronaca giornalistica. Questo significa che, come non deve essere diffusa una notizia che non sia più di pubblico interesse, non deve essere altrettanto visibile una vecchia notizia che non sia più corrispondente ad un’esigenza informativa della generalità dei lettori e che può essere lesiva dell’onore e della reputazione del cittadino che si è reso protagonista in negativo della vicenda. Si può quindi stabilire che il diritto all’oblio prevale sul diritto di cronaca nel caso in cui la notizia non è più attuale e la sua permanenza in rete non fa altro che causare un danno all’onore ed alla reputazione dell’interessato.

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