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In Giappone il crowdfunding per noleggiare i Go-Kart di Mario Kart

In Giappone il crowdfunding per noleggiare i Go-Kart di Mario Kart

By miriamp

Negli ultimi anni si è diffusa a Tokyo una nuova moda: il giro panoramico della città a bordo di un Go-Kart travestiti da personaggi del mondo di Super Mario. La ditta che offriva questo tipo di servizio si chiamava MariCar’s e se il nome vi sembra familiare è perché ricorda molto il nome del videogioco di corse della Nintendo, Mario Kart.

Purtroppo però non esisteva alcun collegamento alla software house giapponese, e la MariCar’s ha dovuto affrontare una dura lotta legale con gli avvocati della Nintendo. Una battaglia durata qualche anno ma che alla fine ha visto trionfare la multinazionale. Da quel momento MariCar’s ha dovuto cambiare nome in Mari Mobility Development, abbandonare tutti i costumi relativi a personaggi Nintendo da noleggiare insieme al Go-Kart ed infine dovrà pagare entro gennaio 2021 una multa di 2.000.000 di Yen, circa 17.000 euro alla Nintendo!

Purtroppo per loro però, a complicare ancora di più la situazione, è arrivato quest’anno anche il COVID che ha frenato pesantemente il settore del turismo di tutto il mondo. Di conseguenza, se già per l’azienda sarebbe stato difficile raggiungere l’elevata cifra in questione (pena la sua chiusura), con una diminuzione così brusca dei turisti in arrivo, la società era destinata a fallire.

Per sopravvivere quindi, la Mari Mobility Development ha chiesto un aiuto ai suoi numerosi fan sotto forma di piccole donazioni in modalità crowdfunding. L’azienda sperava in questo modo di riuscire a raggiungere la somma entro gennaio dell’anno prossimo attraverso un sistema di transazioni online. 

Purtroppo però l’iniziativa sta tardando a decollare soprattutto perché, avendo perso il suo vecchio nome aziendale, è stato dato alla campagna un nome significativo che faccia capire il loro tipo di servizio, Street Kart. Tuttavia, tutti la conoscevano come MariCar’s ed inizialmente quasi nessuno è riuscito ad avere fiducia in questo nuovo nome ed a donare quindi parte dei loro risparmi per salvarli dal fallimento.

Un altro motivo dello scarso successo è che per adesso la ditta si è appellata ad un sito di crowdfunding giapponese, Camp-fire. La ragione principale probabilmente riguarda proprio la chiusura dei voli turistici, motivo per cui hanno sperato appunto di trovare supporto all’interno del Paese. 

Tuttavia, oltre a ricevere poche donazioni, il sito di crowdfunding è stato riempito anche di tantissimi commenti critici nei loro confronti, accusandoli di aver abusato dei diritti sui personaggi e sulle idee della Nintendo a scopo di lucro personale.

Forse l’unica speranza che gli resta è quella di aprire un nuovo crowdfund su un sito internazionale con una maggiore visibilità, come Kickstarter per esempio, in modo da raggiungere un numero più elevato di fan e di utenti in generale, dato lo scarso successo della richiesta di supporto puramente nazionale. 

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