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L’intelligenza artificiale contro il cambiamento climatico

L’intelligenza artificiale contro il cambiamento climatico

By auroraoddi

L’intelligenza artificiale sta emergendo rapidamente come uno dei più potenti strumenti nella lotta al cambiamento climatico. Grazie alla sua capacità di sviluppare e testare nuovi materiali per batterie e celle solari, gestire la rete elettrica, studiare i modelli climatici e monitorare le emissioni, l’IA offre numerose applicazioni che possono contribuire in modo significativo alla soluzione dei problemi ambientali.

Tuttavia, l’IA comporta anche dei rischi, come la possibilità di falle nella sicurezza dei dati e invasioni della privacy, e dei costi elevati, tra cui l’alto consumo energetico richiesto per alimentare i calcoli che la alimentano. Pertanto, è fondamentale affrontare tali rischi e costi al fine di massimizzare le opportunità offerte dall’IA nella lotta al cambiamento climatico.

L’importanza del coordinamento delle risorse

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) dispone di una serie di risorse che possono essere impiegate per sfruttare le opportunità dell’IA e mitigare i relativi rischi. Tra queste risorse vi sono i finanziamenti a fondo perduto per le startup dell’IA, l’accesso ad alcuni dei supercomputer più veloci ed efficienti dal punto di vista energetico al mondo e l’expertise dei ricercatori dei laboratori nazionali.

Il compito di coordinare queste risorse e canalizzarle nella stessa direzione è stato assegnato a un funzionario del DOE di nome Fu, che ha dichiarato di essere determinata a coinvolgere un numero sempre maggiore di agenzie, scienziati e imprenditori per massimizzare l’impatto dell’IA nella lotta al cambiamento climatico.

Gli obiettivi prioritari del nuovo ufficio

Uno dei primi obiettivi dell’ufficio di Fu sarà quello di supportare l’utilizzo dell’IA nello sviluppo di energia da fusione nucleare, una tecnologia promettente per la produzione di energia pulita e sostenibile. Inoltre, sarà fondamentale aumentare l’efficienza energetica dei supercomputer, in modo da evitare che l’IA diventi una fonte significativa di emissioni di gas serra.

Un’altra priorità sarà quella di testare i modelli di intelligenza artificiale per individuare eventuali vulnerabilità agli attacchi informatici, al fine di garantire la sicurezza dei dati e la protezione della privacy. Infine, sarà importante rendere i vasti archivi di dati del DOE nel campo della fisica, dell’energia e del clima accessibili in modo più ampio a scienziati e sviluppatori di IA del settore privato.

L’esperienza di Fu e il ruolo dell’ufficio

La scelta di Fu per questa posizione è stata accolta positivamente da esperti di politiche climatiche, come David Sandalow dell’Università di Columbia, che ha sottolineato la vasta esperienza governativa di Fu e la sua capacità di integrare gli strumenti dell’IA in tutti gli aspetti della missione del DOE.

L’ufficio guidato da Fu avrà il compito di promuovere l’utilizzo dell’IA nella lotta al cambiamento climatico, garantendo al contempo la sicurezza dei dati e dei sistemi informatici. Sarà cruciale per il successo di queste iniziative la collaborazione con altre agenzie governative, scienziati e imprenditori per massimizzare l’impatto dell’IA nella lotta al cambiamento climatico.

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