A che cosa serve Privacy Sandbox su Android

A che cosa serve Privacy Sandbox su Android

In un post, Google ha annunciato che Privacy Sandbox arriverà anche su Android. Secondo quanto diffuso dal colosso di Mountain View, Privacy Sandbox su Android serve principalmente ad “introdurre nuove soluzioni per la pubblicità, che possano garantire una maggior privacy per gli utenti”. Allo stesso tempo, Privacy Sandbox su Android intende ovviare ai sistemi di tracciamento diffusi e che, attualmente, rischiano di mettere in difficoltà i modelli di business, che basano i loro guadagni proprio sulla raccolta pubblicitaria. E Big G ha evidenziato che “queste soluzioni limiteranno la condivisione dei dati degli utenti con terze parti e funzioneranno senza identificatori tra app e app, incluso l’ID pubblicità. Stiamo anche esplorando l’utilizzo di tecnologie che riducano una potenziale raccolta non richiesta di dati, e che permettano un’integrazione più sicura delle app con gli strumenti di sviluppo software pubblicitari“. L’impegno profuso da Google fino a questo momento in tema di privacy non ha portato gli effetti sperati; pertanto, nelle ultime settimane, il colosso di Mountain View ha dichiarato di sostenere il progetto, però sostituendo FLoC con Privacy Sandbox.

Al momento, l’attenzione si concentra su Android, dove il tracciamento coinvolge anche il settore delle app. A tal proposito, Google sta tentando di mettere in campo un’attitudine più distensiva, con lo scopo di superare i dinieghi mostrati dalle altre piattaforme, che hanno spostato il focus su altre questioni, risolvendo la questione privacy senza troppo tergiversare. Pertanto, Google ha chiaro come “le altre piattaforme hanno adottato un approccio diverso per la gestione della privacy in ambito pubblicitario, limitando gli strumenti utilizzati da sviluppatori e inserzionisti”. Tuttavia, Big G ha riconosciuto che, in assenza di valide alternative, “tali approcci rischiano di essere inefficaci e portare a risultati peggiori, sia per la privacy degli utenti che per il lavoro degli sviluppatori”. E, così, ha confermato Google “portare Privacy Sandbox su Android ha un obiettivo molto chiaro: sviluppare soluzioni efficaci per la pubblicità digitale, affinché gli utenti siano consapevoli sul modo in cui le proprie informazioni sono utilizzate e protette”.

Privacy Sandbox su Android avvantaggerà anche gli sviluppatori e le aziende poiché, hanno chiarito da Mountai View, questi avrebbero al possibilità di poter fruire di “strumenti efficaci per lavorare con successo in ambiente mobile”. A tal proposito, sviluppatori ed aziende potranno trovare un primo riferimento online cliccando su questo link, dove si illustra l’intento di Google. In particolare, Privacy Sandox su Android si basa sulla tecnica del targeting di FLEDGE, utile per rendere migliori le prestazioni, anche se tracciamenti e segmentazioni dirette venissero a mancare, poiché da questo sistema dipenderanno molti aspetti dell’online e del mondo digitale.