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Addio a OneDrive per Windows 7 e 8 da marzo 2022

Addio a OneDrive per Windows 7 e 8 da marzo 2022

By ivananotarangelo

Dal 1° Marzo 2022, gli utenti OneDrive su Windows, 7, 8 o 8.1 non potranno più sincronizzare i propri contenuti utilizzando il servizio cloud. L’annuncio è arrivato direttamente da Microsoft, che ha pubblicato un post sul suo forum Tech Community. Allo stesso tempo, OneDrive non sarà più aggiornato se rimane operativo su un sistema privo del Windows 10 o Windows 11. Tuttavia, gli utenti potranno accedere all’app OneDrive e fruire dei file in esso contenuti, a prescindere dalla versione di Windows usata. Ma i file stessi non saranno più uplolati nel sistema cloud OneDrive. Pertanto, gli esperti di Redmond consigliano di effettuare un aggiornamento a tutti gli utenti, optando per una versione più recente di Windows prima del marzo 2022, al fine di evitare criticità nell’uso di OneDrive. Allo stesso tempo, Microsoft ha assicurato come gli users dei sistemi che non supportano il Windows 10 o Windows 11, potranno eseguire comunque il backup dei propri file caricandoli nell’app “Web OneDrive”.

Ma le novità in casa Microsoft non finiscono qui. Infatti, l’azienda di Redmond ha annunciato che, dal 1° gennaio 2022, terminerà anche il supporto ufficiale di OneDrive su Windows 7, 8 e 8.1, non solo gli aggiornamenti e le sincronizzazioni. In una nota ufficiale, la Microsoft ha spiegato che la decisione nasce dalla volontà da parte dell’azienda di “concentrare le risorse su nuove tecnologie e sistemi operativi e fornire agli utenti un’esperienza più aggiornata e sicura”. Nel 2016, da Redmond avevano annunciato la fine del ciclo di vita di Windows 8; due anni dopo, invece, Microsoft aveva interrotto “il supporto mainstream per Windows 8.1”; per Windows 7 il supporto ebbe termine nel gennaio 2020. Il supporto mainstream per Windows 10 sarà stoppato nel 2025; pertanto, gli utenti avranno un sufficiente arco temporale per passare definitivamente al sistema operativo Windows 11.

Microsoft OneDrive, inizialmente conosciuto come “Microsoft SkyDrive” e, ancora prima, come “Windows Live SkyDrive” e “Windows Live Folders”, è “un servizio di cloud storage e backup offerto da Microsoft, accessibile tramite browser e app desktop o app dispositivo mobile”. L’accesso implica il possesso di un account Microsoft e l’utente potrà contare su due differenti opzioni: gratuita per tutti, con la possibilità di avere a disposizione uno spazio di archiviazione di 5 GB, espandibile a 1 TB, pagando un abbonamento. Al momento del lancio, quando il OneDrive si chiamava ancora Windows Live Folders, il servizio era in fase beta e disponibile per un numero esiguo di utenti statunitensi. Con il tempo, il servizio è stato esteso e, con il passaggio alla denominazione “Windows Live SkyDrive”, fu reso disponibile anche in Gran Bretagna ed India.

Nel maggio del 2008, il tool Microsoft fu rilasciato anche per altri 62 Stati, in cui era inclusa anche l’Italia. Al termine dello stesso anno, la capacità di Windows Live SkyDrive è stata portata da 5 GB a 25 GB, per poi subire alcuni cambiamenti nel corso degli anni. Nel 2012, Windows Live fu chiuso, SkyDrive fu trasferito all’interno degli strumenti Microsoft, mutuando la sua denominazione in Microsoft SkyDrive. Nel gennaio 2014, il tool Microsoft cambiò nuovamente denominazione; grazie all’accordo del colosso di Redmond con  la British Sky Broadcasting, che era in causa con Microsoft proprio a causa dell’uso del logo, il tool prese l’attuale nome di OneDrive. Infine, nel febbraio 2014, “il cloud diventa ufficialmente OneDrive e lo spazio di cloud storage disponibile gratuitamente passa da 7 a 10 GB”.

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