Bridgestone, Arlanxeo e Solvay lanciano Techsyn

02/03/2021
Riduzione dei consumi, maggiore durata dello pneumatico, risparmio sulle materie prime e un ciclo di produzione più green. Questi i risultati che Bridgestone, ARLANXEO e Solvay sono riusciti ad ottenere in soli 24 mesi di stretta collaborazione mettendo a punto la rivoluzionaria piattaforma tecnologica “TECHSYN” dedicata ai pneumatici. Già nel 2012, Bridgestone aveva annunciato la sua visione aziendale di sostenibilità ambientale con una serie di obiettivi a medio e lungo termine volti a far convivere le esigenze di crescita del loro business con una riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente e una riduzione del consumo di risorse. Obiettivo nel lungo periodo il raggiungimento della quota di “emissioni zero” entro il 2050, mentre nel medio e breve periodo il traguardo è di ridurre, entro il 2030, del 50% le emissioni di CO2 rispetto al livello del 2011.
Cosa è TECHSYN
La piattaforma tecnologica TECHSYN consente di combinare gomma sintetica con silice prodotta esclusivamente per lo scopo che, con una sinergia a livello molecolare, riescono a fornire, senza nessun compromesso, pneumatici dalle prestazioni eccezionali. D’altronde non ci si poteva aspettare di meno visto che la partnership mette insieme tre grossi nomi: Bridgestone, uno dei più grossi marchi di pneumatici del mercato globale famoso per le sue soluzioni avanzate che hanno un occhio di riguardo alla mobilità sostenibile; ARLANXEO, produttore leader mondiale di gomma sintetica; e Solvay, una delle principali società scientifiche mondiali e leader mondiale nella silice altamente dispersbile (HDS). Il risultato, inevitabile, della collaborazione di tre colossi è una tecnologia in grado di produrre pneumatici con resistenza, prestazioni e rispetto dell’ambiente senza pari.

Gli pneumatici con tecnologia TECHSYN
Rispetto agli altri pneumatici estivi Bridgestone convenzionali quelli prodotti con la nuova tecnologia TECHSYN, oltre a fornire ottime prestazioni, garantiscono fino al 30% in più di efficienza all’usura e una resistenza al rotolamento ridotta fino al 6%.
Il risultato finale dei miglioramenti introdotti dalla tecnologia TECHSYN è una riduzione dei consumi di carburante del veicolo sul quale sono montati e, di conseguenza, un calo delle emissioni di CO2. Non solo, ma grazie a una maggiore resistenza del battistrada all’usura si raggiunge l’obbiettivo di una maggiore durata degli stessi con un risparmio sia in termini di costi per l’automobilista sia di minore utilizzo, a lungo termine, di materie prime.
Un successo al quale hanno collaborato anche i tecnici italiani che lavorano a Roma nel Centro di Ricerca e Sviluppo e Prototipi di Bridgestone. È a Roma, infatti, che Bridgestone sviluppa le specifiche degli pneumatici destinati al mercato del vecchio continente, particolarmente attento alla resistenza al rotolamento e, di conseguenza alla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2, senza dimenticare le prestazioni ad alta velocità e la tenuta di strada in tutte le condizioni, comprese le più estreme.