Che differenza c’è tra full hybrid e plug-in hybrid

Una volta, quando si andava in concessionaria per comprare un’auto nuova o usata, la scelta era limitata: benzina o diesel? Poi sul mercato si affacciarono le prime auto con l’impianto GPL montato all’origine e le prime auto completamente elettriche. Oggi per coniugare ecologia ed efficienza i maggiori produttori di veicoli al mondo si stanno sempre più orientando verso i veicoli ibridi che ci vengono presentati con diverse caratteristiche. Alla domanda full hybrid o plug-in hybrid ci troviamo spesso sconcertati ed è per questo che oggi cercheremo di capire le differenze fra i due sistemi e a quali utilizzi si prestano.

Cosa sono le full hybrid?

Un full hybrid è un veicolo nel quale sono presenti un motore elettrico, un pacco batterie e un motore a combustione interna, in genere alimentato a benzina. Il motore a combustione interna è usato sia per trasmettere la potenza alle ruote sia per ricaricare il pacco batterie che è di dimensioni notevolmente inferiori a quello presente su un veicolo completamente elettrico.    Il motore elettrico è sufficiente per far muovere la vettura a velocità più basse, adatte alla guida in città, e il motore a combustione interna, molto efficiente, ricarica il pacco batterie senza interruzioni.

A supporto, sui modelli full hybrid più recenti, possiamo trovare il recupero di energia in frenata, utilizzato inizialmente sui veicoli completamente elettrici, in grado di recuperare l’energia utilizzata per fermare la macchina per ricaricare la batteria. Per le loro caratteristiche le full hybrid sono particolarmente adatte per chi fa frequenti spostamenti in città o nel traffico intenso dove utilizzano principalmente la propulsione elettrica e si ricaricano quando il traffico scorre veloce. Naturalmente sono poco adatte per i lunghi percorsi veloci in autostrada dove il motore a benzina non solo deve spingere la vettura ma anche muovere il generatore.

Cosa sono gli ibridi plug-in (PHEV)?

Negli ultimi anni sono diventati sempre più popolari i modelli di autovetture ibride plug-in. Il motivo è semplice da capire: dal punto di vista meccanico i componenti sono gli stessi di full hybrid ma il pacco batteria è molto più grande e il motore elettrico e molto più potente garantendo una maggiore efficienza complessiva. La differenza sostanziale è nella necessità, per aumentare al massimo l’autonomia, di collegarli alla rete elettrica per ricaricare la batteria.

La batteria, in genere intorno a 40 kWh, può essere ricaricata presso le colonnine pubbliche che impiegheranno poco meno di un’ora per arrivare all’80% di carica o direttamente a casa con un carica batterie da 7 o 11 kW che impiegherà alcune ore.

A differenza del full hybrid un ibrido plug-in può viaggiare, in modalità elettrica, a velocità fra i 50 e gli 80 Km/h il che li rende, ancora una volta, ideali in città ed aree urbane ma, grazie al motore a combustione molto efficiente, possono affrontare anche i lunghi viaggi in autostrada. In poche parole possiamo dire che il plug-in hybrid si pone a metà strada tra un full hybrid e un veicolo elettrico completo, ideale per coloro che desiderano un’auto elettrica senza emissioni in giro per la città per la maggior parte del tempo, ma vogliono anche la comodità che un motore a combustione interna .