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Come installare ed utilizzare Android Debug Bridge

Come installare ed utilizzare Android Debug Bridge

By ivananotarangelo

Android Debug Bridge (ADB) è un software, attraverso cui l’utente potrà dare istruzioni ai device Android usando il PC. Familiarizzare con l’Android Debug Bridge vuol dire dotarsi di competenze importanti, utili anche per interagire efficacemente con i device a disposizione. Infatti, Android Debug Bridge è uno strumento essenziale, finalizzato allo sblocco del bootloader, per l’installazione del “Team Win Recovery Project (TWRP) e/o ROM alternative come la celebre CyanogenMod”. “ADB è un programma client-server“, che presenta tre elementi. Il primo è il “Client”, che è un computer. A seguito dell’installazione di ADB, il computer avrà la possibilità di mandare le istruzioni “attraverso un prompt di comandi”; Daemon (ADBD), una funzionalità che consente di eseguire i comandi, sia se viene installato sul computer sia sul device mobile Android. “Il processo viene eseguito in background e consente al dispositivo di accettare ed eseguire i comandi inviati dal client”; Server, che rappresenta “un servizio che gestisce la comunicazione fra il client e il Daemon. Si attiva dopo aver eseguito il comando sul prompt del client e permette la comunicazione e l’esecuzione di tutto il processo”.

Pertanto, è importante sapere come installare ed utilizzare Android Debug Bridge.

Il primo passo è effettuare il download del pacchetto che include Android Debug Bridge. In seguito, l’utente dovrà selezionare prima “File” e, poi, in successione “Apri prompt dei comandi”, “Apri prompt dei comandi come amministratore” per poter aprire il prompt nel percorso preimpostato. Il terzo passo suggerisce di abilitare la modalità Debug USB sul dispositivo mobile e, una volta terminata tutta la procedura, sarà necessario collegare lo smartphone/tablet al PC tramite il cavetto USB. A questo punto, sarà possibile lanciare il comando ADB, che avvia il servizio di Android Debug Bridge ed illustra al cliente tutti i device Android collegati al PC. Più precisamente, questo comando dovrebbe agevolare l’utente nell’individuare lo smartphone/tablet, facendo vedere l’identificativo, formato da una serie di caratteri alfanumerici, a cui segue la dicitura “unhautorized”. Se questo non si verificasse, l’utente dovrà controllare se si è realizzata efficacemente l’attivazione della modalità “debug USB” sul device e che il cavetto USB sia inserito correttamente.

Dopo aver concesso l’autorizzazione al comando “ADB Devices”, il dispositivo Android richiede un’altra conferma, attraverso il comando “Consentire Debug USB”?. Dopo aver visualizzato l’identificativo crittografico del computer, l’utente dovrà spuntare “Consenti sempre da questo computer” e poi “OK”. Android Debug Bridge è stato installato. A questo punto, sarà necessario impartire il comando “ADB Shell Ls”, che elencherà tutte le cartelle che si trovano sul device mobile Android. Se, invece, sarà lanciato solo “ADB Shell”, l’utente farà il suo ingresso “nella console testuale e potrà impartire i comandi in modo interattivo”. Ora, sarà necessario effettuare il trasporto dei file dal dispositivo al PC e viceversa. Pertanto, diventerà importante familiarizzare con “ADB Pull” e “ADB Push”, che consentono di effettuare questi passaggi. ADB funziona mediante il cavetto USB, ma supporta e necessita anche della connessione ad una linea Internet WiFi. L’installazione è, comunque, terminata e l’utente potrà usare il software per modificare il device Android connesso.

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