Che differenza c’è tra truffa e frode informatica e cosa si rischia

Che differenza c’è tra truffa e frode informatica e cosa si rischia

05/09/2022 0 By Rosy Chianese

C’è differenza tra la frode informatica e truffa online? Assolutamente si, secondo la Corte di Cassazione: “Il delitto di frode informatica ha la stessa struttura e i medesimi elementi costituivi della truffa, dalla quale si differenzia solo per il fatto che l’attività fraudolenta non investa la persona inducendola in errore ma il sistema informatico di sua pertinenza attraverso una manipolazione” (sentenza n. 32894/20; depositata il 24 novembre).

Cos’è e come funziona la truffa online

La truffa è il reato che commette colui che inganna un altro soggetto per ottenere un ingiusto vantaggio. Si tratta pertanto di un raggiro che viene fatto per fare in modo che la vittima dia qualcosa al truffatore come, ad esempio, denaro, beni preziosi, informazioni riservate, ecc. Per fare un esempio possiamo citare la più classica delle truffe, ovvero quella che il truffatore si spaccia per il corriere che deve consegnare un pacco in cambio di un corrispettivo oppure a chi vende in strada un orologio di poco conto spacciandolo per un prezioso Rolex. Questo tipo di reato può avvenire non solo per le strade ma anche sul web. Parliamo del “phishing“, ovvero quando il truffatore si spaccia per la banca o altri istituti di credito, inviando una mail al fine di ottenere dall’utente le credenziali per accedere all’home banking.

Cos’è e come funziona la frode informatica

Si parla invece di frode informatica quando, al fine di ottenere un vantaggio indebito viene alterato il funzionamento di un dispositivo. È il caso, ad esempio, del gestore del bar che altera le slot machine per non far risultare le giocate in modo tale da non pagare le tasse allo Stato, o a colui che manomette il bancomat per duplicare le carte dei soggetti che le inseriscono negli sportelli ATM per il prelievo.

Che differenza c’è tra truffa e frode informatica?

La differenza tra frode informatica e truffa appare quindi evidente. Nella truffa è necessario un raggiro nei confronti della vittima, mentre nel caso della frode informatica viene manomesso un dispositivo informatico o telematico. Più semplicemente, la truffa ha come “bersaglio” il soggetto vittima dell’inganno da parte del malintenzionato mentre la frode informatica agisce sul macchinario per fare in modo che chi commette il teste ne ricavi un vantaggio. Pertanto, la truffa induce a far commettere un errore alla vittima consegnando qualcosa al truffatore, la frode informatica, invece, a modificare direttamente il dispositivo.

Cosa si rischia per frode informatica?

La frode informatica è punita dall’art. 640 – ter del nostro codice penale, che prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da € 51 a € 1.032.

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