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E se il Green Pass venisse impiantato sotto la pelle?…

E se il Green Pass venisse impiantato sotto la pelle?…

By fogliotiziana

Una start-up svedese (La società tecnologica Epicenter) ha creato un microchip che può essere impiantato nella pelle. Una volta scansionato, mostra i dettagli del passaporto vaccinale dell’utilizzatore.

La Svezia ha adottato nuove misure restrittive all’inizio di dicembre. Queste ultime richiedono la presentazione di un passaporto sanitario in occasione di tutti gli eventi che riuniscono più di 100 persone. Da questo annuncio, l’uso dei microchip impiantati sotto la pelle si è allargato. Ora sono in grado di memorizzare i fascicoli di vaccinazione COVID-19 del portatore, nonché i dati del suo passaporto sanitario. In Svezia, circa 6000 persone possiedono un chip sotto la pelle (delle mani).

Il microchip messo a punto da Epicenter è delle dimensioni di un chicco di riso. Misura esattamente 2 millimetri per 16 millimetri e costa circa 100 euro. Una volta inserito sotto la pelle, chi lo indossa può programmarlo come desidera, persino impostando il conto LinkedIn con pagamento contactless. L’impianto, infatti, è in grado di memorizzare diversi tipi di dati digitali.

Ad esempio, nel bel mezzo di un’epidemia, chi lo indossa deve solo scansionare il chip con il proprio telefono per visualizzare un file PDF contenente tutti i dettagli del proprio pass di vaccinazione digitale europeo.

Tecnologia invadente? Hannes Sjoblad, direttore della distribuzione di Epicenter, riconosce che molte persone vedono gli impianti di chip come una tecnologia di sorveglianza. Ma ha detto che dovrebbero piuttosto essere visti come “solo un cartellino identificativo“.

Nel desiderio di rassicurare su questa tecnologia, il responsabile della distribuzione ha dichiarato all’AFP che questi impianti non sono dispositivi di tracciamento. Senza una batteria, questi chip non possono trasmettere un segnale e quindi informazioni sulla posizione di chi li indossa. Infatti, gli impianti non si attivano finché non entrano in contatto con un telefono. Il resto del tempo, sono considerati tecnologia passiva. Il chip utilizza il protocollo Near Field Communication (NFC) e trasmette i dati tramite onde elettromagnetiche.

Epicenter utilizza questo microchip da anni. Già nel 2015 l’azienda ha annunciato di aver impiantato un microchip in più di 100 dei suoi dipendenti. Un modo per aprire le porte, acquistare bevande o persino utilizzare l’elettronica dell’ufficio con un semplice movimento della mano.

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