Gmail: questo trucco ti consente di smascherare le aziende che vendono i tuoi dati
12/06/2023
Molti siti web approfittano dei dati personali degli utenti per rivenderli a terzi senza il loro consenso. Questa pratica è – ahinoi – molto diffusa e dannosa, ma esiste un metodo semplice ed efficace per individuare i colpevoli di questa violazione della privacy.
La rete è piena di insidie per i dati personali degli utenti. Molti servizi online sono stati accusati di averli trasferiti illegalmente a terzi, subendo sanzioni e restrizioni. Tra questi, Facebook ha dovuto sborsare una multa record per aver violato la privacy dei suoi utenti. Anche TikTok è sotto accusa per lo stesso motivo e rischia di essere bandito in molti paesi. Non si salva nemmeno il famoso ChatGPT di OpenAI, che potrebbe presto essere vietato in Europa per le sue pratiche discutibili. E che dire di SuperVPN, che invece di proteggere i suoi utenti da queste minacce, li espone a maggiori rischi…
È qualcosa che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta. Ci registriamo su un sito, poi, qualche giorno dopo, come per magia, riceviamo email da un’azienda totalmente sconosciuta. Il motivo è semplice: il sito in questione ha venduto il tuo indirizzo email a uno o più siti di terze parti. E, con questo metodo incredibilmente semplice, puoi facilmente trovare i nomi dei colpevoli.
Trovare i colpevoli è un gioco da ragazzi
In effetti, un indirizzo Gmail personale consente innumerevoli varianti. Quindi, semplicemente aggiungendo un “+” e una parola o un numero davanti a “@gmail.com” al tuo indirizzo email, puoi cambiare il tuo indirizzo. Il vantaggio è che tutte le email che riceverai a questo indirizzo alternativo finirà nella tua casella di posta abituale.
Pertanto, quando ti iscrivi a un servizio online, un negozio o un altro sito web, non inserire il tuo indirizzo email originale. Basta inserire un “+” nel mezzo. Ad esempio, se il tuo indirizzo originale è “supermario@gmail.com”, modificalo in “tomsguide+nome_sito@gmail.com”.
Infatti, se ti sei registrato con il sito A e subito dopo ricevi email indesiderate dal sito B, trovare il colpevole sarà facile. Se apri una di queste e-mail di spam nella tua casella di posta, vedrai il tuo indirizzo e-mail nella sezione “A”. Se, in questo caso, è “supermario+nome_del_sito@gmail.com”, allora saprai per certo che questo servizio ha venduto i tuoi dati all’azienda B.
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