Google contro annunci falsi Bard: la battaglia legale

16/11/2023
Google ha intentato una causa legale in California per fermare gli annunci falsi di Bard, il suo chatbot di intelligenza artificiale, che sono stati utilizzati da truffatori in Vietnam per rubare le credenziali di accesso ai social media delle persone. La società spera che questa causa possa stabilire un precedente legale per proteggere gli utenti dagli inganni legati all’intelligenza artificiale.
La causa afferma che tre individui non identificati in Vietnam hanno creato annunci falsi per Bard, facendo sembrare che fossero di Google. Invece di accedere a Bard, le persone che hanno cliccato sul link hanno scaricato un malware che ha rubato le loro credenziali di accesso ai social media.
Google sta cercando un’ordinanza per impedire ai truffatori di creare profili falsi e vuole la possibilità di disabilitare le pagine false tramite i registri dei domini statunitensi. Inoltre, sta citando in giudizio i truffatori per violazione di marchio e violazione di contratto.
Falsi annunci e furto di credenziali
Secondo la causa presentata in tribunale, gli imputati in Vietnam hanno creato annunci falsi per il chatbot di intelligenza artificiale Bard, che sembravano provenire da Google. Tuttavia, anziché accedere a Bard, le persone che hanno cliccato sul link hanno scaricato un malware che ha rubato le loro credenziali di accesso ai social media.
Google sostiene che gli imputati abbiano preso di mira principalmente piccole imprese e altri utenti che avevano account aziendali e account pubblicitari su una piattaforma di social media di grandi dimensioni. La società afferma di non conoscere i veri nomi e le capacità degli imputati e li sta citando in giudizio con nomi fittizi, che modificherà una volta che verranno scoperti i loro veri nomi.
Proteggere gli utenti da truffe legate all’intelligenza artificiale
Google spera che questa causa legale possa stabilire un precedente per proteggere gli utenti dalle truffe legate all’intelligenza artificiale. Se la società avrà successo nel contrastare i truffatori, potrebbe incoraggiare altre grandi aziende tecnologiche a fare altrettanto per proteggere gli utenti in futuro, man mano che la tecnologia si sviluppa.
Halimah DeLaine Prado, avvocato generale di Google, ha dichiarato in un post sul blog che questa causa fa parte della strategia legale continua dell’azienda per proteggere i consumatori e le piccole imprese e stabilire i precedenti legali necessari nei campi emergenti dell’innovazione.
Aumento delle truffe legate all’intelligenza artificiale
Le truffe online e telefoniche sono in aumento dallo scorso anno. Nel 2021, gli americani hanno subito una perdita di circa 6,9 miliardi di dollari a causa di truffe online, secondo il rapporto dell’FBI sul crimine informatico del 2022. Nel 2022, questa cifra è salita a oltre 10,2 miliardi di dollari. Gli esperti hanno segnalato un aumento delle truffe legate all’intelligenza artificiale, tra cui la storia di una madre che ha ricevuto una falsa telefonata da truffatori che utilizzavano la voce di sua figlia per dirle che era stata rapita e chiedendo un riscatto.
L’abuso della Digital Millennium Copyright Act (DMCA)
Oltre alla causa contro i truffatori del chatbot Bard, Google sta anche citando in giudizio un gruppo di truffatori per l’abuso della Digital Millennium Copyright Act (DMCA). Secondo DeLaine Prado, i truffatori hanno creato decine di account Google per presentare migliaia di false richieste di violazione del copyright contro altre aziende, utilizzando la DMCA come strumento per rimuovere il lavoro degli avversari.