Kickstarter: la piattaforma di crowdfunding festeggia 10 anni

28/06/2019
Chi non ha sentito negli ultimi anni parlare di “crowdfunding”? La piattaforma Kickstarter, made in USA e nata il 28 aprile 2009, è l’incarnazione di tutto questo. Ognuno può presentare il proprio progetto e ambire ad essere finanziato dagli utenti qualora lo ritengano valido e interessante. Dalla sua nascita ad oggi 16 milioni di persone hanno contribuito a far nascere 165.497 progetti. La piattaforma, con sede a Greenpoint in Brooklyn, dà lavoro a 161 persone che si occupano di progettazione e codificazione e di community. I progetti finanziabili appartengono a diverse categorie, alcuni hanno fallito ma la media di successo è pari al 44%. Rispettando un codice etico, è possibile comunque scegliere in base ai propri interessi di finanziare progetti su: arti,fumetti e illustrazioni, design e tecnologia, film, cibo e creazioni, giochi, musica ed editoriale. Sul podio di progetti approvati finora, al primo posto c’è la musica con 29.711 sostenitori, al secondo cinema e video con 26.733 e al terzo i giochi con 17.657. Dal 2015 Kickstarter è diventata una società di pubblica utilità a scopo di lucro ma obbligata a tenere in considerazione l’impatto delle sue decisioni non solo sugli azionisti, ma anche sull’intera comunità.
Come funziona Kickstarter?
Su Kickstarter ci sono migliaia di progetti creativi in fase di finanziamento. Ogni progetto viene creato e realizzato in modo indipendente dalla persona responsabile. I registi, i musicisti, gli artisti e i designer hanno il controllo e la responsabilità completa dei loro progetti. Passano settimane a costruire le pagine del progetto, a girare i video e a riflettere su quali ricompense offrire ai sostenitori. Quando sono pronti, i creatori pubblicano il loro progetto e lo condividono con la community. Ogni creatore di un progetto stabilisce l’obiettivo di finanziamento del progetto e la relativa scadenza. Se il progetto piace, riceverà dei contributi per realizzarlo e gli importi verranno addebitati sulle carte di credito dei sostenitori dopo la data di scadenza. Se, invece, il progetto non raggiunge l’obiettivo di finanziamento, gli importi non saranno addebitati. Kickstarter tratterrà il 5% dell’importo finanziato.
Da qualche anno Kickstarter è sbarcato anche in Italia dove, però, solo il 18% dei progetti ha avuto successo. Secondo alcune analisi approfondite i principali punti di forza per la riuscita di un progetto sono: il tempo a disposizione (le campagne che durano 14 giorni o meno hanno più successo), la tipologia (più del 50% delle campagne ha avuto successo solo nei settori danza, teatro e fumetti), e la quantità di denaro richiesto. Le campagne che richiedono poco denaro hanno infatti statisticamente più successo. Le campagne che riguardano la tecnologia e il giornalismo hanno i risultati peggiori, rispettivamente con il 20% e 21% di successi.Il tasso di progetti che hanno poi reale successo, nel senso che riescono a concludere positivamente il progetto proposto, è ancora minore. Sono innumerevoli infatti le storie di progetti finiti male, in cui non sono stati consegnati i beni proposti e non è stato possibile alcun rimborso per gli utenti.
Il crowdfunding rimane ancora oggi un mezzo rischioso per ottenere prodotti, anche se sono comunque molte le storie importanti di successo. Tanti sostenitori stanno supportando i progetti dei loro amici, alcuni stanno sostenendo persone che hanno ammirato per molto tempo e molti sono semplicemente ispirati da una nuova idea. Sostenere un progetto è molto di più che offrire dei soldi, poiché significa sostenere il sogno di qualcuno di realizzare qualcosa e di vederlo esistere nel mondo.
