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Meta potrebbe offrire Facebook e Instagram senza pubblicità a pagamento in Europa

Meta potrebbe offrire Facebook e Instagram senza pubblicità a pagamento in Europa

By Rosy Chianese

Meta sta ipotizzando, per rispondere alle norme e ai timori dell’Ue sui dati e sulla privacy, di rendere Facebook e Instagram a pagamento e senza pubblicità in Europa. Il New York Times segnala che il servizio gratuito sarà presente nel Vecchio Continente e avrà accanto una nuova versione sotto abbonamento, ed in questo modo i clienti avranno una possibilità in più di scelta. Attualmente è solo un’ipotesi e si sta cercando di studiare l’idea, anche se non si sanno le tempistiche, né il possibile costo.

Perché Meta potrebbe offrire Facebook e Instagram senza pubblicità a pagamento in Europa

Meta, con questa possibile novità, potrebbe avere un confronto con le autorità europee e poter tutelarsi dai dubbi sollevati sulla privacy e le politiche per l’uso dei dati, ma sarebbe anche un punto di svolta. Questo perché per quasi 20 anni il focus della strategia di Meta è stato quello di proporre dei servizi gratuiti dei social network e sulla vendita di pubblicità alle società che volevano arrivare ad un certo tipo di target. Il New York Times afferma che questa novità di un servizio a pagamento corrisponderebbe a un esempio importante di come le società vogliono rendere adeguati i loro prodotti alle varie norme sulla privacy e a quelle che i governi hanno stabilito in particolare in Europa.

Facebook e Instagram con abbonamento?

Gli introiti di Meta provengono quasi completamente dall’advertising, ecco perché è possibile offrire gratuitamente Facebook e Instagram. Tristan Harris nel docufilm The Social Dilemma, infatti, dice che “se non paghi per il prodotto, il prodotto sei tu”. Questo spiega perché Meta usa i dati pubblici degli utenti e la loro attività online per far vedere le inserzioni pubblicitarie personalizzate e comportamentali.

Cosa è accaduto a Meta a fine maggio

A fine maggio, la Data Protection Commission (DPC) dell’Irlanda ha penalizzato Meta con la multa record di 1,2 miliardi di euro per aver passato i dati degli utenti europei negli Stati Uniti, facendo una violazione del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati) e nonostante la nota sentenza Schrems II della Corte di Giustizia dell’Unione europea a cui Meta ha presentato appello. Per le inserzioni comportamentali, dopo aver avuto una sanzione di 390 milioni di euro, l’azienda di Meta ha pensato di dare una tipologia di offerta opt-in. Gli utenti europei in questo modo avranno la possibilità di non visualizzare la pubblicità su cui si basano le attività online, come ad esempio commenti o like ai post.

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