Se sai crackare la PlayStation 4 puoi entrare nel Bug Bounty Program della Sony

Se sai crackare la PlayStation 4 puoi entrare nel Bug Bounty Program della Sony

20/09/2021 0 By Redazione

Spesso, anche nel terzo millennio, sentiamo palare di taglie che i governi e in alcuni casi i privati, mettono “sulla testa” di criminali promettendo una ricompensa in danaro, anche a sei zeri, ai cittadini che collaborano fornendo informazioni che ne consentano la cattura.  Sulla falsariga di quello che succedeva nel vecchio Far West, quando la legge non era in grado di contrastare i criminali e prometteva una ricompensa a chi li consegnasse “dead or alive” (vivo o morto) alla giustizia, contro i criminali informatici è comparsa una nuova arma, quella dei bug bounty (hunters), cacciatori di bug, che si occupano, in cambio di ricompense anche cospicue, di scoprire le falle dei sistemi operativi e dei programmi che potrebbero portare a violazioni dei software. La pratica del Bug Bounty sta diventando il nuovo standard per la sicurezza informatica. Scoprire e eliminare una falla nella sicurezza significa prevenire gli attacchi informatici delle organizzazioni del crimine informatico, significa chiudere la stalla prima che i buoi scappino. Una pratica che è stata anche adottata da Sony, cui brucia ancora il costo dei risarcimenti pagati per il famoso attacco Ddos del 2011, rivolgendosi alla comunità di “Hacker dal cappello bianco” per scoprire le vulnerabilità delle PlayStation 4 e 5.

Il Bug Bounty Program di Sony

È da circa un anno e mezzo che gli hacker eticamente corretti hanno iniziato a lavorare sulle possibili falle della PlayStation 4, della PlayStation 5 e del PlayStation Network per aiutare Sony a mantenere in piedi un ambiente di gioco sicuro ed affidabile. Le informazioni raccolte dai report hanno consentito di risolvere 261 vulnerabilità più o meno serie. Il programma prevede una tabella di ricompense minime secondo la piattaforma e della gravità della vulnerabilità individuata. Si parte da un minimo di 100 dollari per una vulnerabilità a basso impatto sul PlayStation Network per arrivare a un minimo di 50.000 dollari per falle critiche sulle PlayStation 4 e 5. Un rapido sguardo ai risultati del programma ci può dare un’idea del valore dell’iniziativa. Oltre alle citate 261 vulnerabilità risolte è interessante il totale delle ricompense versate (356.300 $) con una ricompensa media di 400 $ e una “taglia” massima pagata, a secondo della categoria della vulnerabilità, da 1.000 a 70.000 dollari.

Il vantaggio del nuovo approccio

Per Sony utilizzare il Programma di Bug Bounty equivale ad avere una nutrita squadra di hacker che lavorano alla sicurezza delle PlayStation di ultima generazione senza doverne, direttamente, pagare nessuno. Infatti la ricompensa viene erogata solo a fronte di una vulnerabilità convalidata dal team di Sony e solo nel caso che l’hacker sia stato il primo a scoprirla. Insomma una sorta di test di sicurezza continuo che avrà un costo solo nel caso scopra errori. Un approccio alla sicurezza che oggi, alla luce delle nuove tecniche adottate dai criminali informatici, vede coinvolti grossi nomi della finanza e della tecnologia (PayPal, Yahoo, AT&T) ma, anche istituzioni governative e pubbliche amministrazioni. Tutte realtà economiche che utilizzano i programmi di Bug Bounty come complemento alle tecniche più classiche di test di penetrazione dei sistemi (penetration test) come strumento continuo di ricerca delle falle di sistema.